Napoli, il ritorno di Osimhen: asso sempre più mondiale

Con il Napoli arrivano tre sfide in trasferta

Victor Osimhen
Victor Osimhen
di Eugenio Marotta
Venerdì 15 Settembre 2023, 09:39 - Ultimo agg. 17:38
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Il ritorno del re. Victor Osimhen domani sera guiderà l'attacco del Napoli e l'assalto azzurro a Genova per riscattare lo stop patito prima della sosta ad opera della Lazio e riprendere subito la marcia verso la vetta. Il bomber con la maschera è rientrato in Italia più carico di prima ed implicitamente lancia anche la sua personale sfida a Lautaro e Giroud che, nell'ultimo turno, hanno messo la freccia per il ruolo di capocannoniere del campionato (l'argentino a quota 5, il francese a 4 e Victor a 3). Siamo solo all'inizio, intendiamoci. Ma il testa a testa si fa subito avvincente e il «re» dei bomber (26 reti l'anno scorso, nessuno come lui) non ha nessuna intenzione di cedere lo scettro. C'è di più. Osi proverà anche ad approfittare della sfida tra Lautaro e Giroud nel derby di domani pomeriggio a San Siro. Per se stesso e soprattutto per il Napoli. L'attaccante ha il piede caldo e farà di tutto per tornare al gol al Ferraris dopo essere rimasto a digiuno contro la truppa di Sarri.
 

Osimhen sta attraversando un momento magico: è un top player come pochi in Europa ed il suo nome è stato accostato ai più importanti club del vecchio continente (e non solo). A testimoniarlo i tanti riconoscimenti giunti alla «sua corte» ed a quella del Napoli. L'attaccante è tornato in città dopo la parentesi per le qualificazioni alla coppa d'Africa forte di una tripletta siglata con la sua Nigeria ai danni del Sao Tomé e Principe e con il malcelato orgoglio di una serie di candidature a premi prestigiosi che ne testimoniano il valore assoluto.

Non c'è solo la nomination (importantissima) al Pallone d'oro («Il sogno da bambino che sto realizzando», aveva commentato), infatti. L'ultima perla, in ordine di tempo, è la corsa al «The Best Fifa Football Awards 2023».

L'attaccante con la maschera figura come uno dei dodici finalisti per il premio giunto alla sua nona edizione il cui ultimo vincitore è stato Leo Messi (anche quest'anno tra i candidati). I nomi dei candidati sono stati resi noti ieri dall'ente mondiale del calcio. «Un altro risultato per Osimhen: complimenti!!!!» ha twittato ieri il suo agente, Roberto Calenda. Osi e non solo. Il miglior attaccante dello scorso campionato, infatti, è affiancato dal compagno di squadra e di reparto, Khvicha Kvaratskhelia (Mpv dell'anno). Sia per la nomination al Pallone d'oro, sia per il «The Best Fifa». Non è finita. Nella categoria allenatori c'è ancora un pezzo di Napoli dello scudetto vista la candidatura di Luciano Spalletti. L'attuale ct dell'Italia (che ieri, dopo il successo dell'Italia ai danni dell'Ucraina, ha seguito l'allenamento dell'Atalanta nel centro sportivo di Zingonia) e Simone Inzaghi sono gli unici tecnici italiani presenti nella lista dei finalisti, completata dagli spagnoli Pep Guardiola e Xavi, e dall'australiano Postecoglou, che dopo due stagioni al Celtic Glasgow, è passato sulla panchina del Tottenham.

Tornando agli attaccanti del Napoli, Osimhen e Kvaratskhelia domani sera saranno regolarmente in campo a Marassi contro il Genoa di Gilardino nel tridente che sta affilando Rudi Garcia. «L'oro di Napoli» sarà completato da uno tra Lindstrom e Raspadori sulla fascia destra (occhio al terzo «incomodo» Elmas che potrebbe essere la mossa a sorpresa) che si contendono una maglia per sostituire l'acciaccato Matteo Politano in attacco. Molto dipenderà anche dalla seduta di rifinitura di stamani e dalle condizioni di forma dei tanti «reduci» (15 in tutto) dagli impegni con le rispettive rappresentative in giro per il mondo. Facile immaginare che il tecnico francese farà delle valutazioni anche in tal senso, considerando pure il tour de force che attende i campioni d'Italia a partire dalla prossima settimana (mercoledì c'è la Champions a Braga, in Portogallo, e poi un'altra trasferta a Bologna, domenica 24). In difesa è probabile un solo avvicendamento con Mario Rui che incalza Olivera sull'out mancino. A centrocampo, invece, da valutare la posizione di Anguissa, rientrato ieri a causa di un presunto ritardo del volo dopo la sfida del suo Camerun contro il Burundi.

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