Napoli-Genoa, Mazzarri chiama i tifosi: «Champions? Si può ancora fare»

L'allenatore in conferenza: «Le voci sulla panchina non mi toccano»

Napoli-Genoa, Mazzarri vuole Osimhen: «Ma vediamo come sta. Champions? Si può ancora fare»
Napoli-Genoa, Mazzarri vuole Osimhen: «Ma vediamo come sta. Champions? Si può ancora fare»
Gennaro Arpaiadi Gennaro Arpaia
Venerdì 16 Febbraio 2024, 13:18 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 08:36
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«Sarà dura. Come sempre» dice Walter Mazzarri. Il Genoa è l'unico pensiero, una partita - come tutte - che il Napoli non può non vincere. «Hanno calciatori forti, ma in Italia è sempre così. Domani ci servirà anche il pubblico, prevedo un'altra partita complicata e difficile. Ma il calendario sulla carta è dalla nostra parte» ha spiegato il toscano, che non pensa - o finge di non pensare - a quello che sarà mercoledì sera in Champions League: «La prima cosa che dirò alla squadra oggi è che domani sarà dura. E quando sei campione d'Italia è sempre così. Tutti verranno qui a fare l'impresa: non dobbiamo pensare al Barcellona, faccio finta che non ci sia nemmeno la partita».

La squadra è quasi al completo. Ieri è rientrato anche Osimhen e oggi si allenerà: «Quando arriva ci parlerò, voglio capire come sta e se è disponibile per domani, anche per venire in panchina.

Ma dobbiamo capire come sta oggi. Con lui mi sono sempre sentito in queste settimane durante la Coppa d'Africa». ha spiegato Mazzarri «Resta in dubbio perché se non sta bene bisogna valutarlo. Da tre giorni viaggia in aereo, poi c'è anche chi si è allenato bene tutta la settimana. Non so se sarà convocato, dobbiamo valutare».

Chi è sicuro del posto è Traoré: «In questi giorni è cresciuto, sembra che possa avere un minutaggio decente: è arrivato il momento di provarlo, devo capire se da titolare o a gara in corso. Io lo ricordo all'Empoli, lo conosco benissimo. Al Sassuolo ha fatto un salto di qualità. Come caratteristiche è una mezz'ala sinistra, al posto di Zielinski. Poi potrebbe fare anche la seconda punta o il trequartista, ma la mezz'ala è il suo ruolo. Nei meccanismi difensivi, però, è meno adatto di Lobotka o Anguissa». A proposito di Zielinski: «Nello spogliatoio non è cambiato niente, è sempre lo stesso. Poi dovrò essere bravo io a capire quanto ci potrà dare in campo. Valuterò di partita in partita».

Nessun bilancio per Walter: «A Milano sembra che i tifosi fossero contenti, poi dopo il gol è cambiato il giudizio. Contava solo il risultato. Ma io la squadra non l'ho mai vista male. Siamo stati sfortunati a non avere tre o quattro punti in più» ha spiegato il toscano «Non sono un allenatore all'antica. Il mio Napoli cerca sempre di essere alto, pressare, avvicinandoci ai principi di un anno fa anche se abbiamo cambiato tanti elementi. Dobbiamo smetterla di pensare al passato e vedere solop il presente».

Le voci sul suo futuro potrebbero distrarre? «Alleno da anni, non mi preoccupano queste voci. Magari c'è qualcuno che non riesce a rientrare nel mondo del calcio e parla. Alcune cose non le leggo, altre critiche invece le seguo se sono costruttive. Sono concentrato solla squadra, devo farla rendere al meglio, il resto non mi interessa» ha continuato «Bologna e Atalanta dovranno venire a giocare qui al Maradona, possiamo batterle. Poi ci servirà qualche risultato eclatante in trasferta visto che abbiamo la squadra al completo. Si può pensare di recuperare sette punti, ne abbiamo ancora 45 a disposizione. Magari non ci riusciamo, ma dobbiamo provarci e la squadra deve saperlo».

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