Napoli, si riaccendono gli azzurri:
«Ci voleva Sarri per tornare al top»

Napoli, si riaccendono gli azzurri: «Ci voleva Sarri per tornare al top»
di Delia Paciello
Lunedì 27 Gennaio 2020, 12:00 - Ultimo agg. 12:49
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«È tornato il Napoli», esulta il web. E i cuori azzurri hanno ripreso a battere forte e a un ritmo sempre più incalzante durante Napoli-Juve: una partita che ha segnato una svolta per la squadra di Gattuso, che fortifica quanto di buono si era visto in Coppa Italia contro la Lazio e prova a far dimenticare, almeno per 90 minuti, le brutte prestazioni della stagione in corso. «Ragazzi, siete di nuovo voi!»; «Questo è il mio Napoli»; «Questa squadra ha finalmente ritrovato un’anima e un cuore», esplodono di gioia i napoletani. E qualcuno ironizza: «Ci voleva ancora una volta Sarri per farci tornare a vincere».

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Una vittoria che assume infatti un significato ancora più denso proprio contro la Juventus di Sarri e di Higuain, nonché la squadra prima in classifica. «Gattuso ha dato una lezione di calcio in un solo colpo a Sarri, Higuain e alla Juventus», «E ora dove sono le vedove di Sarri e di Ancelotti?»; «Grazie Rino, hai ringhiato forte e hai zittito il palazzo». Il primo ritorno dell’ex comandante al San Paolo da quando fu sostituito da Ancelotti: qualcuno lo ha rimpianto tanto specie negli ultimi mesi, ma la scelta di sedere sulla panchina bianconera per alcuni non è perdonabile. E così la piazza si divide: tanti i fischi al suo arrivo, altri lo ignorano, altri ancora lo ringraziano silenziosamente per quel calcio spettacolo che ha regalato agli amanti di questo sport nell’era d’oro in azzurro. E alla fine gli striscioni e i post per il tecnico sono stati soppiantati dall’aria di festa che ha invaso la città: un risultato contro ogni aspettativa, in pochi ci credevano. Ma questa volta è tornata la grinta, il carattere, l'anima.
 
 

Dal punto di vista tecnico-tattico quasi perfetta la fase difensiva nel primo tempo, tanto che Meret l’ha trascorso praticamente indisturbato. Niente da fare per l’attacco più forte della Serie A con Higuain, Ronaldo e Dybala: le uniche rarissime occasioni sono arrivate nel secondo tempo, quando CR7 è riuscito a rispondere ai gol di Zielinski e Insigne approfittando di un momento di leggerezza a pochi minuti dal triplice fischio finale. «Grazie Gattuso»; «Mister, un grande lavoro per ricostruire il gioco e imporsi sulla Juve»; «Ringhio sta riuscendo a ricostruire quanto distrutto da Carlo», commenta il popolo del web.

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Nonostante le assenze importanti il Napoli ha tenuto testa ai campioni in carica, e così si scatenano anche i commenti che riguardano il mercato: «Il Napoli va rifondato, non sono necessari Mertens, Allan, Koulibaly. Specie se non giocano al top»; «Ecco il segnale che ci vuole un Napoli giovane, ricostruito»; «Il segreto è la grinta, la carica: chi l’ha persa può andare via. Avanti Demme e chi come lui vuole crescere in azzurro».

Ma c’è anche chi si fa trasportare dal troppo ottimismo: «Questa squadra se vuole può battere anche il Barcellona»; «E ora portateci ai quarti di Champions», «Avete zittito Ronaldo e compagni, ora tocca a Messi e ai suoi». La carica è grandissima e questa gara per molti sembra aver cancellato d’un botto i periodi scuri e segnato una rinascita.

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Persino De Laurentiis viene applaudito dai napoletani in quest'atmosfera di festa: «Il presidente farà ciò che è buono per la squadra»; «E ora vediamo chi lo chiama ancora Pappone, visto che il Napoli è la squadra che ha investito di più nel mercato invernale»; «Lasciateli lavorare ora, tutti uniti per un solo obbiettivo».

Bravi tutti per i tifosi in preda all’entusiasmo: da Meret, a Milik, Di Lorenzo, persino Hysaj e Mario Rui sono stati acclamati. Per non parlare del nuovo arrivato Demme, e finanche col capitano sembra pace fatta: è lui l’uomo del match votato dai tifosi e applaudito oltre misura da un San Paolo gremito e gioioso come non si vedeva da tempo: «Lorenzo, sei un grande uomo»; «Continua cosi»; «E ora fischiatelo ancora»; «Insigne vi ha messi tutti a tacere dal campo»; «Grande capitano», sono ora le dediche per lui.
 

Un Napoli che fa tornare a sognare: è iniziata la festa in città e da questo momento e fino alla prossima gara tutto è concesso nelle fantasie dei tifosi, sperando che la realtà non trasformi tutto in un nuovo incubo. Ma stavolta la salita è iniziata, e non si può fare marcia indietro. Bisogna continuare a salire: «Questa stagione non sarà fallimentare: avanti in Coppa Italia e Champions, e in campionato raggiungeremo la zona Europa League», sono le nuove aspettative dei tifosi. E anche lo stesso Gattuso le aveva appoggiate. «Questa squadra non può stare a destra della classifica», ricorda qualcuno. E allora è ora di crederci e lottare insieme alla squadra. Oltre quel fallo di mano di Cuadrado che in tanti da casa e allo stadio hanno visto ma che l’arbitro ha preferito non rivedere al Var e non punire, oltre le polemiche. Perché oggi è festa. «Per fortuna non siamo a parlare del rigore non dato perché non ci è servito, siamo stati più forti di tutto. Ma resta un’ingiustizia e il Napoli purtroppo ci deve fare i conti e deve essere più forte anche di questo», commentano i napoletani. Ma non è il momento, dopo tanto dolore, di pensare a questo. Adesso è il momento di godersi la vittoria forse più emozionante e significativa della stagione. Almeno per ora.
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