Napoli-Lazio, la partita speciale di Garcia tra derby e tormentoni

Torna la «Chiesa al centro del villaggio»

Rudi Garcia
Rudi Garcia
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Sabato 2 Settembre 2023, 08:00 - Ultimo agg. 3 Settembre, 09:39
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Rudi Garcia incrocia la Lazio e per quanto ci si sforzi a non pensarci, inevitabilmente si ripropone il tormentone della «Chiesa al centro del villaggio». Un must associato al tecnico francese ormai da dieci anni. Del resto, ci sono gesti che rimangono impressi nella memoria. Ci sono frasi ed espressioni che restano nel linguaggio comune e nel lessico collettivo e vengono dette, ridette e riproposte in tutte le salse proprio a testimoniare l'importanza ed il peso specifico di quanto affermato. In due parole, Rudi Garcia. L'allenatore francese, all'epoca alla guida della Roma, dopo essersi aggiudicato il derby della capitale ai danni della Lazio di Petkovic (2-0 con reti di Balzaretti e Ljajic) nella sala stampa dell'Olimpico sfornò un vecchio detto francese destinato a diventare «storia» per commentare il successo dei giallorossi. «Appena sono arrivato (a Roma ndR) c'era un ambiente negativo credo che le cose stiano un pochino migliorando - disse - On a remis l'église au milieu du village, che in italiano significa: abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio».  

Era il 22 settembre del 2013 e quella frase è rimasta impressa con firma a fuoco di Rudi Garcia non solo nella città eterna.

Ma un po' nella mente dei tifosi di mezza Italia. L'attuale allenatore del Napoli si affidò ad un vecchio adagio transalpino (molto usato a Montbéliard, un paese ad Est della Francia, praticamente al confine con la Svizzera) per rimarcare l'importanza della vittoria nella stracittadina contro i cugini della Lazio in un momento particolare. Quello fu il quarto acuto consecutivo per la Roma di Rudi che collezionò poi altri sei successi, toccando il record di dieci vittorie consecutive e sfiorando quello di Spalletti (ancora imbattuto a quota 11 in riva al Tevere). Facile immaginare che quella di stasera contro la Lazio del Comandante Sarri (ex attesissimo al Maradona) non sarà una partita come le altre per Garcia. E neppure per i tifosi biancocelesti che non hanno mai dimenticato (digerito?) quell'espressione coincisa con la sconfitta nel derby della capitale. Fin qui l'aspetto personale della sfida di stasera tra Garcia e la Lazio. Ma c'è anche e sopratutto dell'altro nel match del Maradona tra le prime due della classe dello scorso anno. C'è la voglia del Napoli di calare il tris di vittorie consecutive, dopo avere asfaltato il Frosinone allo Stirpe ed il Sassuolo tra le mura amiche. Di fronte ci sarà una Lazio ancora ferma al palo dopo gli stop di Lecce e con il Genoa all'Olimpico. 

Come se non bastassero tutti questi ingredienti a rendere ancora più bollente l'incontro di Fuorigrotta c'è anche la sfida nella sfida tra bomber. Da una parte Victor Osimhen con la sua famelica sete di gol (il nigeriano è già a quota tre in due partite) e dall'altra il capitano della Lazio, Ciro Immobile (originario di Torre Annunziata) fermo ad un solo sigillo che diede l'illusione del successo al Via del Mare prima della remuntada del Lecce. Stasera, insomma, più che la chiesa al centro del Villaggio, Garcia vorrà confermare il Napoli in testa, a punteggio pieno. E chissà che non possa coniare un altro slogan per l'occasione. 

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