20 anni fa l'ultimo scudetto al Sud:
quale sarà il ruolo del Napoli?

20 anni fa l'ultimo scudetto al Sud: quale sarà il ruolo del Napoli?
di Francesco De Luca
Mercoledì 16 Giugno 2021, 19:30 - Ultimo agg. 17 Giugno, 07:30
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Domenica 17 giugno 2001 la Roma giallorossa festeggiò il suo terzo e ultimo scudetto. Fu anche l'ultimo per il Centro-Sud, che in realtà al di sotto della Capitale ne aveva vinti due con il Napoli e soprattutto con il più grande giocatore al mondo. Senza Maradona - lo hanno detto i suoi dirigenti, i suoi allenatori e i suoi compagni - la storia sarebbe stata diversa. Dopo quel trionfo di Totti e compagni, vi sono stati soltanto titoli per Juve, Inter e Milan, i tre club che ne hanno conquistati di più: 36 i bianconeri, 19 i nerazzurri e 18 i rossoneri. Complessivamente le squadre del Nord hanno vinto 108 scudetti e le centro-meridionali 8, compreso quello del 1970 del Cagliari. È il riflesso di un gap finanziario, industriale e storico incolmabile e a nulla sono serviti negli ultimi anni gli sforzi di Napoli, Lazio e Roma per spezzare qusta catena: sono rimasti a 4 punti dall'obiettivo la Roma nel 2017 e il Napoli di Sarri nel 2018, campionati vinti dalla Juve di Allegri. 

Vent'anni fa, mentre la Roma faceva una festa pazza all'Olimpico, il Napoli piangeva nello stadio di Firenze per la retrocessione, causata anche dall'aiuto che il Parma diede al Verona nella penultima giornata. Parma e Verona avevano lo stesso proprietario, Tanzi, come accertò un'inchiesta della Procura di Parma dopo il crac Parmalat ma davanti a quella vicenda - nonostante le denunce del presidente del club azzurro Corbelli - la Federcalcio rimase immobile.

Non si sollevò un caso per la multiproprietà come è accaduto invece non appena la Salernitana è salita in serie A. 

In vent'anni hanno vinto sempre Juve, Milan e Inter. Il Napoli, dopo stagioni terribili, si è assestato tra le prime della classe in Italia e ha conquistato la dodicesima qualificazione europea consecutiva. Ma quale ruolo potrà avere in futuro? Riuscirà ad essere competitivo? Il suo progetto sarà ancor più forte del recente passato dopo l'arrivo di Spalletti, il cui arrivo a Napoli è stato quasi fatto passare sotto silenzio? La parola magica - scudetto - non è più nel vocabolario di De Laurentiis: l'ultimo a pronunciarla era stato Ancelotti nell'estate di due anni fa. L'obiettivo è il posto in Champions, oltre il Napoli non può spingersi. Né con i progetti né con i sogni. «I napoletani non hanno capito che con un calcio malato e viziato dalle istituzioni non si può sempre vincere lo scudetto. Maradona ha portato due scudetti perché era un angelo del paradiso e della morte messo insieme», ha detto il patron azzurro. Lui cosa ha fatto e cosa farà contro le malattie e i vizi del calcio? E' la più importante delle risposte.

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