Rudi Garcia allenatore del Napoli: Anguissa e Di Lorenzo i leader nello spogliatoio

E Kvaratskhelia sarà ancora il leader tecnico

Rudi Garcia e Aurelio De Laurentiis con la sciarpa del Napoli
Rudi Garcia e Aurelio De Laurentiis con la sciarpa del Napoli
di Bruno Majorano
Lunedì 3 Luglio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:01
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Ogni allenatore ha i suoi punti fermi. Uomini dei quali si fida e che per forza di cose trascinano in campo. Ogni allenatore cerca i suoi fedelissimi attorno ai quali costruire una squadra con il marchio da vincente. Lo fanno tutti, anche quelli che sono al loro primo anno e che devono quindi calarsi in uno spogliatoio del tutto nuovo. Quello del Napoli, in particolare, è uno spogliatoio fatto di gente che ha imparato cosa vuol dire il sapore della vittoria e che per tanto si è unito ancor di più formando un gruppo solidissimo. Rudi Garcia, di fatto, rappresenterà l'unico corpo estraneo all'interno del sistema Napoli e per questo avrà ancora più necessità di aiuto da parte dei suoi ragazzi. 

Il suo primo appiglio sarà Zambo Anguissa, che ha allenato ai tempi del Marsiglia.

Lo ha definito «Mon petit» (il mio piccolo) durante la conferenza stampa di presentazione, dimostrando subito un certo legame con il centrocampista camerunense. Ecco, Zambo sarà certamente il primo punto di riferimento del francese all'interno dello spogliatoio del Napoli. Questo anche perché Anguissa è un leader in campo e fuori: sa parlare ai compagni e sa far valere i suoi principi. Cose che conosce bene anche Garcia che punterà tanto sul carisma del centrocampista per fare subito presa sul gruppo. Parlano la stessa lingua (il francese), conoscono le idee di calcio l'uno dell'altro e hanno già lavorato insieme, cosa molto utile quando c'è da instaurare un rapporto in un gruppo nuovo. Gli azzurri avevano creato una coesione fortissima con Spalletti ma ora dovranno fare una bella passata di cassino sulla lavagna e ripartire da zero con Garcia.

L'altro punto di riferimento nello spogliatoio sarà Giovanni Di Lorenzo che di fatto ha scelto di legarsi praticamente a vita al Napoli diventandone bandiera. È stato nominato capitano da Spalletti all'inizio della gloriosa stagione 2022-23, e ora ha il compito di fare da apripista a Garcia in questa nuova avventura napoletana. Al terzino toscano non mancano le qualità morali e caratteriali per potersi caricare sulle spalle anche questa responsabilità. È un capitano coraggioso, di quelli che parlano poco ma quando lo fanno è sempre al momento giusto. Lo ha dimostrato durante l'ultima stagione e lo ha dimostrato anche dopo la vittoria aritmetica dello scudetto, quando si è rivolto alla squadra spendendo per tutti parole non banali. Sarà anche per Garcia un punto fermo, un uomo al quale chiedere il supporto nei momenti difficili, anche perché per Di Lorenzo Napoli è oramai una seconda casa. Ha voluto chiarire la sua posizione contrattuale prima ancora dell'inizio del ritiro, proprio per sgombrare la mente da ogni possibile voce sul futuro. Lui resta a Napoli e lo farà da capitano: senza macchia e senza paura. 

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Per quanto riguarda la leadership tecnica, Kvara sarà l'uomo dal quale Garcia si aspetta di più. In attesa di capire come finirà la questione legata al futuro di Osimhen, il georgiano è la stella che brillerà di sicuro al Maradona anche nelle prossime notti. A Rudi piacciono i giocatori di talento, quelli tecnici, quelli che possono fare la differenza nei momenti difficili. Gli chiederà un ulteriore salto di qualità, di diventare trascinatore assoluto. 

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