Rudi Garcia e Igor Milicic in panchina, a Napoli si parla straniero

L'ultima volta nel 1976 con gli argentini Pesaola e D'Aquila

Rudi Garcia e Igor Milicic
Rudi Garcia e Igor Milicic
di Stefano Prestisimone
Domenica 18 Giugno 2023, 13:00 - Ultimo agg. 20:03
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L'ultimo era stato Joe Isaac, super giocatore americano ma allenatore meno fortunato con un'esperienza negativa nella Napoli del presidente De Piano, stagione '91-'92. Ora, 32 anni dopo, riecco un coach straniero di basket su una panchina napoletana. La Gevi del nuovo corso targato Dalla Salda azzera tutto e riparte dal tecnico croato di cittadinanza polacca, Igor Milicic, oltre che dal responsabile spagnolo dell'area tecnica, Pedro Llompart, per una inedita doppietta straniera.

E c'è un curioso incrocio: l'arrivo di Milicic coincide con l'approdo di uno straniero anche sulla panchina del Napoli Calcio, il francese Rudi Garcia.

Coincidenza non così frequente ma suggestiva. Nel '76-'77, quando sulla panchina del Napoli si accomodò un piccolo argentino, Bruno Pesaola, sulla panchina della gloriosa Partenope di Amedeo Salerno approdò un suo connazionale, Carlos D'Aquila, ex grande giocatore, che fisicamente era proprio l'opposto del piccolo Petisso. Alto 1,90, faccia da schiaffi alla Belmondo, corteggiatissimo dalle tifose. E D'Aquila incrociò il suo percorso da coach anche con Luis Vinicio, l'anno dopo. Tanti allenatori stranieri c'erano stati in casa Napoli Calcio dal 1926 al 1939, mentre il basket era agli albori. Poi in epoche successive Sormani, Boskov, Zeman e Benitez da una parte, Novosel e Zeravica dall'altra. Ma niente più incroci. Tornando a Garcia e Milicic, hanno un punto in comune: entrambi fanno del lavoro meticoloso durante la settimana il loro mantra. E per Milicic la conferma arriva da Pedro Lllompart, che lo ha scelto: «E una delle caratteristiche che ci hanno convinto ad ingaggiarlo sottolinea -. È un grande lavoratore in palestra, dà alla squadra una connotazione molto precisa e strutturata, la fa crescere nel corso della stagione. Ed è bello che ciò coincida con la filosofia del nuovo allenatore dl Napoli». 

Garcia è arrivato a Napoli dopo una decina di giorni in cui è stato sondato personalmente da Aurelio De Laurentiis. Milicic invece è stato analizzato a fondo da Llompart: «Lo conoscevo come coach perché seguo tutta la pallacanestro europea e in particolare l'ho ammirato a Eurobasket 2022 quando con la Polonia ha superato i quarti di finale battendo la super favorita Slovenia di Doncic grazie anche ad una partita preparata alla grande, curata nei minimi dettagli. Ho analizzato tutto, anche l'annata al Besiktas appena conclusa, e ho pensato che lui fosse l'uomo giusto per noi. Un coach emergente che può diventare un top in Europa. Scelta fatta. Ma lui era legato da un contratto con il Besiktas dal quale doveva liberarsi. Non appena ci è riuscito, abbiamo concluso molto velocemente perché non ha avuto alcun dubbio nell'accettare. Gli ho parlato del club solido, di una città bellissima e piena di passione. Lui non vede l'ora di essere qui». Tornando al parallelo, mentre Garcia conosce molto bene il campionato, Milicic è un debuttante nel basket italiano. Ma Llompart è certo che questo non sarà un problema: «Ovviamente dobbiamo aiutarlo a capire il tipo di campionato che andrà ad affrontare, ma è preparatissimo e non avrà alcun problema - sostiene Pedro -, poi si tratta sempre di pallacanestro e in più avrà me accanto, oltre allo staff. Milicic incontrerà coach Pancotto, che ha un contratto da assistent anche per la prossima stagione, e credo che potranno lavorare assieme».

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Milicic arriverà tra 7-10 giorni e sarà presentato con una conferenza stampa. Un coach cui piace giocare con difese particolari, usando molto la zone-press. «Lui capisce il gioco, essendo un ex playmaker come me, e conosce molto bene i giocatori. E nella sua filosofia offensiva c'è la condivisione della palla, la voglia di giocare assieme per arrivare all'obiettivo dei giochi». Avrà problemi con la lingua inizialmente? «Parla inglese ovviamente conclude Llompart -, ma vi assicuro che dopo qualche mese parlerà italiano. Gli ex slavi sono famosi per imparare immediatamente le lingue». 

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