Garcia e l'improvvisa “scoperta” di Napoli e del Mito Maradona

Una immersione nella città e negli umori del tifo

Rudi Garcia in Largo Maradona davanti al Murale di Maradona
Rudi Garcia in Largo Maradona davanti al Murale di Maradona
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Martedì 31 Ottobre 2023, 13:00 - Ultimo agg. 1 Novembre, 08:18
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Alla fine del campionato 2021-2022, chiuso con un terzo posto che sul momento amareggiò molti tifosi ma che in realtà si sarebbe rivelato il “primo tempo” della magnifica stagione dello scudetto, De Laurentiis invitò Spalletti a calarsi nella realtà di Napoli, non limitandosi a fare la spola tra Castel Volturno e l'albergo di Castel Volturno che lo ospitò per un anno, prima che Luciano decidesse di rinchiudersi nel suo ufficio. E l'allenatore così fece, andando subito - in maniera vistosa e ironica - da San Gregorio Armeno al Murale di Maradona, alla pizzeria e al Gran Caffé più rinomati della città. Ecco, questo episodio mi è tornato in mente vedendo le immagini di Rudi Garcia lunedì 30, il giorno dopo la partita a due facce Napoli-Milan e e dell'anniversario di Maradona. 

Rudi si è recato al Circolo Nautico Posillipo, il club più vincente della città, dove è stato accolto dallo stato maggiore rossoverde e invitato a frequentare quella che è una casa mondiale dello sport. E poi ha fatto un salto al Murale di Maradona in via Emanuele de Deo. Finora non aveva mai fatto riferimenti a Maradona, al contrario del suo predecessore che in occasione del primo allenamento del 2021, in pieno agosto, volle farsi scattare una foto davanti alla scritta Stadio Diego Armando Maradona.

E nella notte della festa scudetto a Udine ricordò il “contributo” di Diego in quella clamorosa scalata. 

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Garcia ha deciso di respirare l'aria di Napoli a pieni polmoni, con questa full immersion che potrebbe aiutarlo a sentirsi più forte in settimane di tensione neanche troppo latente. De Laurentiis presidia Castel Volturno, si fa scattare foto in campo al fianco del tecnico ma in realtà tutto questo non fa che indebolire l'allenatore su cui soffia il vento della contestazione: si è visto alla fine del primo tempo di Napoli-Milan, i fischi erano tutti per lui, così come era accaduto quando lo speaker pronunciò il suo cognome prima di Napoli-Udinese. Non c'è un bel clima, proprio no. E il pari coi rossoneri ha fatto scivolare gli azzurri nuovamente fuori dalla zona Champions: il quarto posto è adesso occupato dall'Atalanta, distacco di un punto. 

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