Scudetto al Napoli, bolgia al murale di Maradona: Quartieri Spagnoli impazziti di felicità

Centinaia di persone urlano a squarciagola e quando segna Osimhen la folla è in delirio

La festa al murale di Maradona
La festa al murale di Maradona
di Giuliana Covella
Venerdì 5 Maggio 2023, 01:00 - Ultimo agg. 6 Maggio, 09:03
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I Quartieri Spagnoli vivono il sogno che si realizza dopo 33 anni. Hanno atteso fino all’ultimo minuto prima dei festeggiamenti ufficiali e al termine della sfida con l’Udinese i tifosi hanno trasformato largo Maradona in un piccolo stadio con cori, trombe, magliette e parrucche azzurre. Un’esplosione di gioia per lo scudetto tanto atteso del Napoli nel luogo che è diventato una tappa obbligata per i turisti. Imboccando vico San Sepolcro da via Toledo si ha quasi la sensazione di entrare in un’altra dimensione. 

Ma c’è qualcosa di magico che attira come un magnete turisti e napoletani: quel piccolo slargo in cima a via Emanuele De Deo, dove l’immagine del campione argentino campeggia sulla parete di un palazzo e dove ieri allo scoccare delle 20.45 l’attenzione dei tifosi era calamitata da un mega televisore allestito sotto il murale dedicato al calciatore per assistere alla sfida tra Udinese e Napoli, terminata con un pareggio. Solo allora la festa è esplosa. Salendo dalla centralissima via Toledo e inerpicandosi lungo i vicoli, sin dal tardo pomeriggio è stato un tripudio di suoni e colori con fumogeni, cori, trombe, selfie, drink e look a tema come la limonata “a cosce aperte” dedicata alla squadra di mister Spalletti. Ma protagonista assoluto è stato il “santuario” laico di via De Deo, dove arrivano da tutto il mondo per venerare il Pibe de oro. 


“Olè, olè, olè, olè”. Sono le 19.15 circa quando un gruppo di ragazzi di Ponticelli sale verso il murale di Maradona indossando magliette con la scritta Associazione Ciro Colonna. I vicoli brulicano di turisti e napoletani venuti da ogni parte. «È il delirio», urla un commerciante di detersivi che, per l’occasione, ha trasformato il suo negozio in uno store di bandiere, palloncini e t-shirt del Napoli.

Proseguendo qualcuno ha addirittura dipinto con i colori della squadra i dissuasori di pietra all’incrocio con vico Lungo Teatro Nuovo. Percorrendo via De Deo un teschio vestito con la maglia della Juventus ricorda la fede contro gli avversari storici. Mentre pian piano ci si avvicina al luogo simbolo del tifo per eccellenza, passando per vico Canale Taverna Penta, ad ogni angolo i venditori ambulanti hanno allestito bancarelle. Ma non sono da meno i commercianti, come un salone di barbiere dove c’è la ressa per farsi dipingere d’azzurro il pizzetto prima del calcio d’inizio per il match con l’Udinese. Arrivati in cima il lancio di fumogeni annebbia la vista, ma al centro della piazzetta si riconosce il “custode” di largo Maradona, Antonio Esposito detto Bostik: «Dopo la partita faremo una passeggiata con 400 torce partendo da qui e scendendo su via Toledo».

 

E dopo il gol dei friulani nel primo tempo, ecco che la rete di Osimhen al cinquantaduesimo fa tornare il sorriso e la speranza nella vittoria ormai vicina. In tanti cominciano a festeggiare con torte e spumante su tavole imbandite in mezzo ai vicoli intonando i cori delle curve. Impossibile camminare, ci si muove a passo d’uomo, tanto che Raffaele Pistola, un residente propone, «vista l’affluenza e le altre gare fino al termine del campionato, che la strada sia pedonalizzata».

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Gli fa eco Domenico Allocca, referente Aicast Quartieri Spagnoli, secondo cui «è indispensabile disciplinare la circolazione in quest’area dato con il flusso di turisti che arrivano al murale di Maradona e i ristoranti già super affollati per lo scudetto». Un tricolore gigante di luci suggella il traguardo in vico San Sepolcro, opera di un giovane ristoratore, Cristian Granito: «Ho 25 anni - dice - e questo è il primo scudetto che vedrò. Stiamo già preparando un menu dedicato al Napoli. Ora non ci resta che festeggiare».
 

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