Sporting Braga-Napoli, probabili formazioni: in attacco Osimhen e Kvaratskhelia

Garcia si affida ai due candidati al Pallone d'oro

Victor Osimhen nell'allenamento di rifinitura
Victor Osimhen nell'allenamento di rifinitura
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Mercoledì 20 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 19:40
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Nessuno dei due salirà in pellegrinaggio i quasi 600 interminabili gradini che portano al Santuário do Bom Jesus do Monte, il simbolo della città del Minho. Però, per come è iniziata la stagione, un pensiero pure dovrebbero farlo. Per certi versi, Kvara e Osimhen sono irriconoscibili. Nel senso che, rispetto a pochi mesi fa sono davvero come l'altra faccia della luna. Splendono di meno, incidono col contagocce. Sarà anche questione di cambiamento di pelle, ma i due sono ancora in una fase di stallo. I rinnovi che non ci sono, non c'entrano nulla e non sono certo un alibi. A Braga servono i loro squilli di tromba. La prima condizione necessaria per una serata di gloria è questa: il cuore, lo spirito. Dimenticare le pene di campionato, le crepe, compattarsi in una sola pallottola di fede e passione. E i primi a cui tocca il compito sono i gemelli azzurri, i due candidati al Pallone d'oro: Kvara e Osimhen. Hanno dovuto preparare il ritorno in Champions con i depositi di uno sfregio bruciante, ovvero il deludente pari con il Genoa. E con la rabbia di chi non è riuscito a combinare nulla di straordinario. Non è facile essere normali per quelli come Kvaratskhelia e Osimhen. Di nuovo insieme in Champions, all'inseguimento della coppa delle grandi orecchie che lo scorso anno, dopo il sorteggio, hanno a lungo accarezzato. Follia dei giovani. Che sfidano gli anziani: perché là al centro della difesa del Braga ci sarà un vecchietto che a dicembre fa 40 anni, Fonte. 

Osi ha segnato tre gol in questo avvio di campionato mentre Kvara non va a segno da sei mesi esatti, 184 giorni.

Un'era geologica per quelli come Kvaradona. Un'esperienza inedita: stasera le due stelle, mister 200 milioni e mister 90 milioni (per difetto) devono dimostrare che i boccheggiamenti in campionato non hanno saccheggiato le certezze. Il georgiano deve farsi perdonare la reazione al momento del cambio che, da qualunque punto di vista si guardi, non trova giustificazione. Lo scorso anno è stata la Champions a metà per Osimhen: si fa male proprio alla prima giornata, con il Liverpool. Rientra con l'Ajax nella gara di ritorno quando i giochi qualificazione sono ormai fatti. È decisivo con l'Eintracht perché segna sia all'andata che al ritorno (e a Francoforte firma un altro gol fantastico: quando si avvicina a Kvara che ha appena sbagliato un rigore e gli alza il capo come per dirgli «devi sempre stare a testa alta». Ma Osi è in debito con la Champions. O magari viceversa. Si fece male in nazionale e ha saltato la gara decisiva dei quarti, quella di andata con il Milan. Al ritorno, segnando la rete dell'1-1, spiegò a tutti la sua importanza vitale per questo Napoli. 

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Ma qui a Braga è il posto giusto, con la musichetta che regala emozioni come altri suoni al mondo. La prima missione dei due questa sera è di ritrovare subito le certezze perse con il Genoa ma già scricchiolanti in alcune partite precedenti. Anche per questo, Garcia, evita turnover. Vuole in campo il Napoli di Osi e Kvara perché torni subito quello di sempre, come il motociclista che rimonta in sella dopo una caduta traumatica. Con più fame però. La gara di Braga aiuta: inietta orgoglio nelle motivazioni stanche. Problemi di motivazioni i portoghesi non ne hanno. Ci campano sulle motivazioni e sull'euforia atletica. E questo lo sanno tutte e due le stelle azzurre. Stasera va messo da parte ogni cosa da parte dei due che sanno che per pareggiare la loro voglia di correre e lottare bisognerà fare proprio come i lusitani. Poi si potrà spendere la superiore qualità tecnica. Quella delle due stelle azzurre. 

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