TikTok mira alla consapevolezza degli utenti come antidoto alla disinformazione

TikTok mira alla consapevolezza degli utenti come antidoto alla disinformazione
di Guglielmo Sbano
Sabato 30 Dicembre 2023, 15:43
3 Minuti di Lettura

In risposta all'attuale sfida della disinformazione online, TikTok, in collaborazione con il fact-checker Facta , ha avviato, lo scorso 20 dicembre, la sua prima campagna di alfabetizzazione mediatica in Italia. Sostenuta dagli hashtag #Factchecking e #ImparaConTikTok, la campagna mira a guidare i 19,7 milioni di utenti mensili della piattaforma verso un'informazione affidabile. In linea con il Copd (Codice di Condotta sull'Informazione dell'Ue) cui TikTok aderisce, l'obiettivo è aumentare la consapevolezza sulla disinformazione, dotando gli utenti di strumenti per analizzare e valutare i contenuti che consumano.

L’iniziativa è stata progettata per garantire alle persone le competenze essenziali, permettendo loro di formarsi opinioni fondate e di verificare l'accuratezza delle informazioni prima di considerarle attendibili.

I 5 video prodotti da Facta agiscono, infatti, come una guida per discernere la misinformazione e la disinformazione, evidenziando in modo chiaro e accessibile le loro a volte sottili, ma cruciali, differenze.

Che si tratti di contenuti riguardanti la salute pubblica, conflitti, o argomenti di grande interesse pubblico, le storie attendibili contengono informazioni verificabili che possono essere confrontate con fonti indipendenti per confermarne l’accuratezza. Se un video non ha tali informazioni, bisogna chiedersi il perché. Oltre ad analizzare le fonti e la loro imparzialità, un altro aspetto da non sottovalutare sono le emozioni che un video suscita: spesso la disinformazione punta proprio a provocare una forte reazione emotiva, mentre la verità si basa sui fatti. A volte anche i video più autentici possono nascondere commenti e rielaborazioni ingannevoli: ogni dettaglio conta nella ricerca della veridicità.

Contrastare, dunque, la diffusione di notizie false o volutamente ingannevoli, è un compito che non ha una linea di arrivo, perché questi fenomeni si evolvono nel tempo: le regole o gli strumenti di oggi, possono essere superati e non efficienti domani. Formare opinioni proprie, senza un’accettazione automatica, partendo da un consumo consapevole dei contenuti è alla base di questo auspicato contrasto. L’antidoto più potente alla proliferazione della disinformazione e misinformazione, è la loro non diffusione. Insomma, prima di mettere un “mi piace” o propagare ad amici e conoscenti video informativi, domandiamoci: è attendibile?

In questo ambito, TikTok incoraggia i creator e i media presenti sulla piattaforma a partecipare attivamente alla campagna. Attraverso la condivisione di suggerimenti e consigli, si auspica di creare una rete di supporto che faciliti l'identificazione e la comprensione della disinformazione, nonché le motivazioni e gli obiettivi delle diverse fonti mediatiche.

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