Avellino, apre il tunnel e corso Umberto cambia senso

«Abbiamo completato uno straordinario intervento di riqualificazione»

Corso Umberto
Corso Umberto
di Rossella Fierro
Sabato 16 Dicembre 2023, 07:00
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«Corso Umberto rappresenterà l'ingresso nel cuore antico della città con un senso unico di marcia da via Tedesco a salire». Riaperta la strada, riqualificata con tanto di sampietrini coerenti con la pavimentazione del resto del centro storico, il sindaco, Gianluca Festa, annuncia anche una piccola rivoluzione nella viabilità cittadina che, stando agli indizi, dovrebbe corrispondere anche con l'imminente apertura del tunnel di Piazza Garibaldi.

Da due giorni Corso Umberto è nuovamente percorribile dopo cinque mesi di lavori.

Il sindaco annuncia: «Abbiamo completato uno straordinario intervento di riqualificazione che farà di Corso Umberto il naturale e prestigioso ingresso alla città dalla Porta est. Un lavoro curato nei minimi particolari perché stiamo pensando di realizzare un senso unico in ingresso per fare in modo che chi verrà a visitare Avellino troverà un ambiente più bello e potrà godere della bellezza di Casino del Principe e di Piazza Castello». Una piccola rivoluzione della circolazione cittadina che dovrà, chiaramente, contemplare anche il ripristino del transito della metropolitana leggera, sospeso solo momentaneamente da luglio e per il tempo necessario all'utilizzo di via Circumvallazione a doppio senso di marcia, a cui l'amministrazione guarda nell'ottica di valorizzare l'intero centro storico. A Corso Umberto, infatti, grazie ai finanziamenti del Programma integrato città sostenibili, sono stati anche ammodernati i marciapiedi e gli impianti di illuminazione, oltre che risanato il sistema fognario ricadente nel rio San Francesco, e riqualificato con spazi verdi ancher Largo Santo Spirito. Non solo.

Sempre nell'ottica di rilancio della Porta est della città, l'amministrazione ha anche predisposto un piano per l'acquisizione a patrimonio comunale dei ruderi post sisma, otto edifici abbandonati dopo il terremoto dai legittimi proprietari o loro eredi che, complice la mancanza di manutenzione e il passare del tempo, si erano trasformati in veri e propri pericoli per la pubblica incolumità. Palazzo di Città, dopo aver intimato ai proprietari la messa in sicurezza dei manufatti, ha proceduto con gli espropri. Terminati i lavori di abbattimento del primo edificio, sono in fase di affidamento anche altri interventi fino a via Tedesco.

Pochi metri più su, anche Piazza Castello, uno dei cantieri più longevi della città, è stata finalmente liberata dalle transenne dopo il lungo intervento di restyling. Meno fortunato, però, il progetto di recupero delle mura del Castello: l'amministrazione, pur avendo ottenuto in fase di rimodulazione del Pics il finanziamento necessario per trasformarlo in vetrina promozionale dell'Area vasta, non è stata in grado di spendere il finanziamento entro il 31 dicembre. L'obiettivo, adesso, è traslare l'intervento sulla prossima programmazione europea esattamente come fatto per porre rimedio al fallimento Dogana. Il restauro del monumento di Piazza Amendola, dopo una serie di stop and go, è iniziato solo il mese scorso. Ma restando in tema opere pubbliche e viabilità, l'attenzione adesso è tutta concentrata sul sottopasso di via Garibaldi. Forse l'opera più maledetta della storia cittadina recente la cui inaugurazione è stata già annunciata diverse volte, l'ultima esattamente un anno fa, senza mai concretizzarsi.

Adesso, però, gli indizi per immaginare un'apertura imminente o quasi ci sono tutti: il settore lavori pubblici ha approvato anche il collaudo tecnico amministrativo sottoscritto il 30 novembre scorso con le imprese responsabili. E anche lo stesso Festa, in occasione dell'inaugurazione di Piazza Castello, ha lasciato intendere che oramai manca davvero poco. D'altronde, tutte le opere necessarie a rendere il tunnel percorribile dalle auto sono state ultimate da tempo. Anche la segnaletica interna ed esterna che avverte gli automobilisti del doppio senso di marcia e della velocità massima di 30 chilometri orari è stata ultimata da un po'. Insomma, il via libera definitivo del Provveditorato opere pubbliche, ad un'opera costata complessivamente 20 milioni di euro, dovrebbe essere solo una formalità. 

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