Camorra irpina, l'inchiesta si allarga:
agli atti nuove intercettazioni

Camorra irpina, l'inchiesta si allarga: agli atti nuove intercettazioni
di Alessandra Montalbetti
Martedì 29 Ottobre 2019, 08:38 - Ultimo agg. 19 Marzo, 16:03
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Nuovo clan Partenio, si arricchiscono gli atti d'indagine mentre domani prende il via il match al Riesame sulle misure cautelari. L'inchiesta della Dda di Napoli sembra destinata ad arricchirsi di un ulteriore capitolo. La pm Simona Rossi ha depositato nuovi atti, con intercettazioni di presunti esponenti del clan relativi a 2018 e 2019, con annessa relazione del nucleo investigativo dei carabinieri guidato da Quintino Russo. Intanto domani gli avvocati discuteranno i ricorsi dinanzi alla decima sezione del tribunale partenopeo per chiedere la revoca o l'attenuazione dei provvedimenti a cui sono sottoposti i loro assistiti, coinvolti nell'inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e denominata Partenio 2.0.

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Undici i riesami che verranno discussi domani dagli avvocati Raffaele Bizzarro, Gaetano Aufiero, Carmine Danna, Alberico Villani, Gerardo Santamaria, Antonella Zotti, Raffaele Tecce, Nello Pizza, Quirino Iorio, Raffaele Doria, mentre per gli altri dodici indagati la data non è stata ancora fissata. Complessivamente sono 23 gli indagati sottoposti alle misure cautelari (18 sottoposti alla misura cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari) emesse dal gip del tribunale di Napoli, che ha accolto le richieste dei pubblici ministeri della distrettuale antimafia.
 

 

Un'inchiesta che ha smantellato la nuova consorteria criminale in Irpinia riorganizzata dalle ceneri del vecchio clan Partenio e guidata dai nuovi boss Pasquale e Nicola Galdieri. Mentre, stando alle intercettazioni ambientali effettuate dagli inquirenti, lo stesso nuovo capoclan Pasquale Galdieri avrebbe fatto fuori dalla nuova consorteria criminale Damiano Genovese (figlio di Amedeo, storico capoclan condannato all'ergastolo per due omicidi avvenuti in Irpinia) con l'appoggio degli esponenti del clan Cava.

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Indagini dunque sfociate nell'emissione delle misure cautelari in carcere per Pasquale Galdieri, Nicola Galdieri, Ferdinando Bianco, Pasquale Nando Bianco, Diego Bocciero, Filippo Chiauzzi, Carlo Dello Russo, Luigi De Simone, Elpidio Galluccio, Angelo Genito, Antonio Matarazzo, Giuseppe Moscariello, Ernesto Nigro, Ludovico Nittolo, Mario Rosania, Antonio Taccone, Carmine Valente e Giovanni Volpe, mentre agli arresti domiciliari invece sono finiti Giuliana Brogna, Martino De Fazio, Franco Ambrosone, Giuseppina Nigro e Giuseppe Durante.

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Dalle indagini svolte dai carabinieri dei R.O.IN del comando provinciale di Avellino sono emersi oltre 14 episodi di usura e 7 episodi estorsivi compiuti dai componenti del sodalizio criminale. Ma su delega della Procura di Napoli, guidata da Giovanni Melillo, le indagini proseguono, come dimostrato dai nuovi atti depositati dalla Dda. Infatti i carabinieri del comando provinciale fin dalle prime ore successive all'esecuzione delle misure cautelari (14 ottobre) avevano provveduto ad effettuare controlli e perquisizioni anche ad altre persone, fino ad oggi fuori dall'inchiesta. Non è escluso, quindi, che possano nelle prossime ore scattare ulteriori provvedimenti a carico di persone, ad avviso degli inquirenti, vicine ai componenti del clan. I magistrati, inoltre, in questo lasso di tempo hanno analizzato e valutato il materiale posto sotto sequestro durante le perquisizioni, oltre ad analizzare il materiale probatorio acquisito nel corso delle operazioni da cui potrebbero pervenire nuovi spunti ai fini investigativi.

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Peraltro l'inchiesta sul nuovo clan, ha già portato anche all'emissione da parte della procura distrettuale antimafia di un provvedimento di perquisizione e sequestro a carico degli altri indagati a piede libero, tra cui risultano esserci l'ex consigliere comunale Damiano Genovese (agli arresti domiciliari per detenzione illegale di un'arma, trovata in casa dai carabinieri poche ore dopo gli spari contro le sue vetture di famiglia), Antonio Genovese, l'avvocato Antonio Barone, Gianluca Formisano, Livia e Modestino Forte, Armando Pompeo e Gianluca Aprile, Sabino Morano (esponente della Lega, accusato di scambio elettorale politico-mafioso), Beniamino Pagano, Marialuigia Gasparro, Roberta Mazzone e il consulente Efrem Spiniello. Questi ultimi sequestri sono in attesa ancora della convalida da parte del gip titolare dell'inchiesta.
 

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