Covid, impennata di contagi ad Ariano
e De Luca valuta nuove restrizioni

Covid, impennata di contagi ad Ariano e De Luca valuta nuove restrizioni
di Vincenzo Grasso
Sabato 9 Maggio 2020, 08:35 - Ultimo agg. 13:53
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L'impennata di contagi da coronavirus registrata ad Ariano Irpino, proprio nel momento in cui nella Regione Campania si va assestando in basso il dato relativo alla diffusione del virus, è finita al centro dell'interesse dell'Unità di Crisi , suscitando non poche preoccupazioni. Lo stesso Governatore De Luca avrebbe invitato gli esperti a fornire spiegazioni, sollecitando nel contempo l'Asl di Avellino a intensificare i controlli epidemiologici sul territorio. Insomma, non sarebbe bastato dichiarare la città di Ariano Irpino «zona rossa» e tenerla al riparo da contatti esterni ed interni per 37 giorni ? Così come non sarebbe bastata l'attività epidemiologica messa in campo finora dall'Asl di Avellino per rompere la catena dei contagi? Qualcosa non ha funzionato? Interrogativo ripreso anche nella quotidiana diretta Fb del Governatore. «Abbiamo un piccolo problema - ha sostenuto De Luca- da risolvere ad Ariano Irpino. Ieri abbiamo avuto 21 contagi in Campania, 12 nell'area di Ariano Irpino. Qui stiamo facendo migliaia di tamponi; dobbiamo capire se sono residui dei vecchi contagi; non a caso questa è stata dichiarata zona rossa o casi nuovi. Vedremo con gli epidemiologi di analizzare i 12 casi positivi di Ariano, uno per uno. Ci auguriamo di non dover prendere decisioni restrittive». Ad ogni modo alle preoccupazioni di De Luca ha fornito un chiarimento in serata l' Asl di Avellino ribadendo che « allo stato non si registrano focolai attivi nel Comune di Ariano Irpino, ma i casi verificatesi nelle ultime ore sono essenzialmente una coda di contatti di casi positivi». In altri termini, «l'azione di ricerca incessante da parte dell'Asl di Avellino e il Piano di campionamento promosso dalla Regione Campania attraverso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno hanno consentito l'emersione di soggetti asintomatici che costituiscono oggi il principale obiettivo degli screening sulla popolazione, finalizzato al contenimento del contagio».
 


Tutto chiarito? Ovviamente, solo in parte. Non a caso si guarda con una certa curiosità ai risultati definitivi dello screening voluto dalla Regione Campania e portato avanti presso il Palazzetto dello Sport tra la fine di aprile e i primi di maggio dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici che si è servito del centro di Biogem per processare circa due mila tamponi effettuati sulle forze dell'ordine, dipendenti comunali, autisti dell'Amu, dipendenti di uffici pubblici, esercizi commerciali, aziende private e singoli cittadini. Il ritardo nella consegna dei dati definitivi sta facendo, infatti, accrescere la rabbia dei residenti. Se ci vogliono diversi giorni per processare i tamponi e nel frattempo , come è stato evidenziato, ci sono asintomatici che girano regolarmente per la città, non sarà mai possibile isolare il coronavirus . Probabilmente a Biogem si sarebbe dovuto affiancare qualche altro centro per processare in tempi più rapidi i tamponi. Tanto è vero che la struttura presieduta dal Senatore Ortensio Zecchino , di fronte ad una serie di sollecitazioni, si è vista costretta a precisare in un comunicato che «Biogem riceve i tamponi e li analizza entro 48 ore e trasmette le risposte all'Asl e all'Unità di Crisi della Regione Campania. Per cui Biogem non è assolutamente abilitata a diramare notizie sugli esiti, perché tale compito è di esclusiva competenza dell'Asl e dell'Unità di Crisi». Un chiarimento doveroso per ribadire che la struttura di Camporeale fa fino in fondo il suo dovere. Anzi, aveva fornito la disponibilità a processare 150 tamponi al giorno e da qualche tempo riesce a fare molto di più, anche 300 tamponi al giorno.
Ma oltre non può andare. Il personale è già sotto pressione. Insomma, per completare il lavoro avviato, a cui si aggiunge quello relativo all'esame quotidiano dei tamponi presso i caselli autostradali, occorre ancora un'altra giornata. Subito dopo l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno consegnerà la relazione finale al Governatore De Luca per le decisioni opportune. Anche il Commissario Prefettizio, Silvana D'Agostino, d'altra parte, manifesta una certa preoccupazione. «Si sapeva - sostiene- che il virus non era scomparso. Auguriamoci di disporre subito dei dati dello screening».

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