Avellino, ospedali Asl, tamponi veloci
per chi va in Pronto soccorso

Avellino, ospedali Asl, tamponi veloci per chi va in Pronto soccorso
di Antonello Plati
Mercoledì 27 Maggio 2020, 08:23
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Mezz'ora, al massimo, per verificare la positività o meno al nuovo Coronavirus: più sicurezza per chi entra nei pronto soccorso di Ariano Irpino e Sant'Angelo dei Lombardi grazie a una nuovo apparecchio appena acquistato in grado di analizzare velocemente i tamponi.
Entro la fine del mese, l'Asl di Avellino doterà infatti gli ospedali «Frangipane» di Ariano Irpino e «Criscuoli» di Sant'Angelo dei Lombardi dei «Point Of Care», ovvero strumenti di ultima generazione che effettuano lo screening rapido per il Covid-19. Il direttore sanitario dei due presidi ospedalieri, Angelo Frieri, spiega di cosa si tratta e come saranno usati all'interno dei Pronto soccorso: «Sono attrezzature all'avanguardia in grado di analizzare i tamponi in un tempo molto breve, che va dai venti minuti a un massimo di mezz'ora. Questo - prosegue Frieri - consentirà a tutti i pazienti che arrivano in Pronto soccorso di avere una diagnosi rapida e quindi, se necessario, accedere tranquillamente in reparto».

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I «Point Of Care» saranno disponibili solo nei reparti di Emergenza, una buona pratica che potrebbe dunque essere replicata anche all'Azienda ospedaliera «Moscati» dove anche causa della somministrazione dei tamponi (e dell'attesa piuttosto lunga dei risultati) si registra da circa una settimana un preoccupante congestionamento del Pronto soccorso che creando disagi sia al personale sia agli utenti: «In Emergenza spiega Frieri i Point Of Care sono strumenti molto utili. Tuttavia, non è possibile utilizzarli per le operazioni di routine, ovvero per eseguire controlli sui tamponi come succede nei laboratori di Microbiologia e Virologia». È stato lo stesso Frieri a suggerirne l'acquisto alla direzione strategica dell'Asl di Avellino: «Durante questa emergenza sanitaria per il nuovo Coronavirus sono emerse grosse criticità, rappresentate in modo particolare proprio dai tempi di attesa per i referti dei tamponi naso-faringei che venivano eseguiti ai pazienti che giungevano presso i Pronto soccorso ospedalieri anche per altre patologie». Il tampone resta l'unica indagine che al momento può verificare con certezza l'infettività del paziente: «Quindi per separare all'interno del pronto soccorso i pazienti Covid da quelli no Covid e per far accedere alle Unità operative di competenza quei pazienti che hanno necessità di ricovero, si creano dei veri propri blocchi causati dalla necessità di tenere i pazienti comunque isolati con personale loro dedicato. E se non si presta la giusta attenzione in questa fase si possono creare pericolose commistioni e aumentare le probabilità di contagio».
Di qui, l'individuazione dello strumento e della ditta che lo produce, la «Menarini Diagnostic» che ha messo a punto questa soluzione di screening rapido basata sulla cosiddetta tecnologia «Real Time» per eseguire i tamponi in urgenza: «Questo tipo di indagine - spiega ancora Frieri - ha la stessa sensibilità e specialità delle grosse piattaforme analitiche che al momento eseguono i tamponi per le nostre esigenze. Pertanto la validità diagnostica ha le stesse caratteristiche di sensibilità e specificità che consentono di risolvere quelle problematiche segnalate dal responsabile del pronto soccorso, abbreviando l'iter diagnostico-terapeutico».
Accogliendo la richiesta del direttore sanitario, l'ente di via Degli Imbimbo la settimana scorsa ha ordinato i macchinari che dovrebbero essere consegnati entro la fine del mese per entrare immediatamente in funzione. Il direttore generale dell'Asl Maria Morgante per coprire il costo, circa 30mila euro (per due macchinari e 400 kit), ha deciso di utilizzare la donazione elargita dal Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale della provincia di Avellino. Prevista, come detto, una strumentazione per ogni presidio ospedaliero e come primo acquisto, ai fini dell'utilizzo della strumentazione, saranno distribuiti 200 test ciascuno. «Adesso auspica Frieri confidiamo nel fatto che arrivino il prima possibile. Siamo però consapevoli che questa strumentazione è stata richiesta da molti ospedali italiani, quindi i tempi per la consegna si stanno dilatando: ma siamo fiduciosi».
Infine, il direttore sanitario fa il punto della situazione: «Siamo in piena fase 2: al Frangipane stiamo facendo il possibile perché l'ospedale torni alla normalità. Attualmente abbiamo 8 ricoverati Covid-19 nessuno dei quali necessità di ventilazione».
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