Atripalda, dal cantiere della scuola emergono reperti di epoca romana

Rinvenuti i resti di un’area di lavorazione della ceramica la scoperta nel corso dei lavori di costruzione della Masi

Il cantiere della masi ad Atripalda
Il cantiere della masi ad Atripalda
di Alfonso Parziale
Martedì 6 Febbraio 2024, 00:00 - Ultimo agg. 11:21
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I resti di un’area di lavorazione della ceramica con antiche vasche e una conduttura in tubuli di epoca romana sono emersi dal sottosuolo durante i lavori di costruzione della nuova scuola media “Masi”.

Una nuova scoperta che testimonia l’importanza del sito archeologico atripaldese sede dell’antica Abellinum e che si appresta a dare nuova luce al sito irpino. 

Il cantiere edile per la costruzione dell’edificio scolastico è ubicato in via Pianodardine, a poche centinaia di metri dall’antica domus romana e fuori le mura del parco archeologico.

L’area non era stata mai indagata prima e proprio durante le fasi di lavoro per la realizzazione del nuovo edificio scolastico sono emersi i nuovi reperti. 

Dagli scavi è stata riportata alla luce un’area di lavorazione della ceramica dove sono state recuperate più di 25 cassette di reperti archeologici di un’epoca compresa tra il I e il IV secolo d.C. , a testimonianza di un’area molto frequentata e dedita alle lavorazioni.

Le operazioni di scavo sono state affidate dal Comune all’archeologa Pierina De Simone sotto la supervisione della Soprintendenza. E ieri mattina si sono conclusi i lavori di verifica da parte della Soprintendenza all’interno del cantiere del costruendo edificio scolastico, dove sono stati rinvenuti i reperti legati ad un’area di lavorazione della ceramica.

Il cantiere di costruzione della nuova scuola non è mai stato sospeso, anche se ha subito dei rallentamenti durante le operazioni di scavo dei reperti che sono state sempre eseguite di pari passo con quelle del costruendo edificio scolastico.

Per un mese e mezzo tre operai hanno scavato a mano con delle cazzuole. E questo comporterà un aumento del piano economico finanziario.

I reperti archeologici sono stati rimossi e saranno riconsegnati alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino-Mibac.

Oltre all’area artigianale è stata rinvenuta anche una conduttura in tubuli di ceramica sempre di epoca romana pertinenti allo scolo di acque pulite. Anche questi reperti sono stati catalogati e poi rimossi.

Trentasette tubuli per una lunghezza di 17 metri circa.

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La notizia del ritrovamento dei reperti archeologici è emersa durante la visita sul cantiere dell’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini intervenuta a fine mese in città all’istituto comprensivo “De Amicis-Masi” nell’ambito della Giornata della Memoria.

Fortini ha preso visione dell’intervento di ricostruzione della scuola media, finanziato proprio dalla Regione con un importo di 4.694.575,52 euro.

Il cantiere per la demolizione del vecchio edificio e la costruzione della nuova scuola media è stato aperto lo scorso mese di agosto e sono previsti 21 mesi di lavoro.