Furto a Montevergine, Vladimir Luxuria:
«Restituite i gioielli a Mamma Schiavona»

Vladimir Luxuria in pellegrinaggio a Montevergine
Vladimir Luxuria in pellegrinaggio a Montevergine
di Gennaro Morra
Martedì 17 Dicembre 2019, 19:15 - Ultimo agg. 19 Dicembre, 11:43
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Ha suscitato indignazione e scalpore tra i fedeli il furto avvenuto tra sabato e domenica al santuario di Montevergine a Mercogliano, nell’Avellinese. Da una teca del museo, sito nell’abazia i ladri hanno portato via oggetti preziosi facente parte il tesoro della Madonna Nera, che raccoglie i gioielli donati in oltre due secoli alla Vergine Maria dai suoi devoti per chiedere un miracolo o per grazia ricevuta. Un furto che ha lasciato sgomento lo stesso Riccardo Guariglia, abate di Montevergine, che ha definito un sacrilegio l’atto compiuto dai malviventi, ma si è anche detto speranzoso di un loro pentimento, invitandoli a restituire gli ex voto dall’inestimabile valore storico e religioso.

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Tra i milioni di fedeli devoti alla Madonna Nera – ritratta in un quadro alto quattro metri, realizzato nel Medioevo ed esposto sull’altare del santuario irpino – c’è anche Vladimir Luxuria, che spesso si reca a Montevergine in pellegrinaggio. Scossa da quanto accaduto, l’ex deputata e oggi, tra le altre cose, opinionista televisiva, ha voluto lanciare anche lei un appello ai ladri. Prima dalle frequenze di Radio Marte, dove è intervenuta durante la trasmissione La Radiazza: «Cari ragazzi o uomini, voi non avete solo fatto un furto, un reato penale, voi avete rubato a tanta povera gente che, con sacrificio e per devozione, aveva donato quel poco che aveva a Mamma Schiavona – ha detto durante una telefonata al conduttore, Gianni Simioli, citando il soprannome attribuito dai fedeli alla Madonna di Montevergine, che, essendo nera, in passato veniva immaginata come una serva, quindi schiava –. Non è tanto il valore intrinseco degli oggetti, è il valore legato alla credenza popolare, un bene della collettività esposto in un museo. E voi che fate? Quest’oro lo sciogliete? Lo piazzate sul mercato clandestino?». E prosegue: «Io non voglio minacciarvi, perché Mamma Schiavona è buona e perdona, anche se potrà essere arrabbiata, ma vi chiedo di restituire il maltolto a tutti noi che ci crediamo e che dobbiamo avere la possibilità di vedere questi oggetti esposti in un museo. Perciò, contattate l’abate, che tanto non vi denuncia, e riportate tutto».


Poi la trans 54enne ha voluto pubblicare un appello video anche sui suoi canali social: «Per quanto vile denaro otterranno dalla vendita di quell’oro, non sarà mai uguale al suo reale valore, perché quell’oro è pieno delle speranze, della fede e delle preghiere di coloro che sono capaci di donare», ha detto l’attrice e scrittrice riferendosi ai ladri. Dopodiché ha rivolto un appello alla comunità LGBTQI, di cui la Madonna di Montevergine è considerata la protettrice: «Alle mie amiche trans, gay e lesbiche, che anche il prossimo anno, il 2 febbraio, andranno da Mamma Schiavona per la candelora, chiedo di portare, ognuna di noi per quello che può, un piccolo oggetto d’oro da donare a Mamma Schiavona per chiederle scusa da parte loro».

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