Medici e infermieri No vax,
dieci «pentiti» al Moscati

Medici e infermieri No vax, dieci «pentiti» al Moscati
di Antonello Plati
Martedì 21 Settembre 2021, 08:55 - Ultimo agg. 20:57
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Passo indietro per almeno 10 dei 50 operatori sanitari irpini che ancora non avevano fatto il vaccino contro il Covid-19. Tra domenica e ieri, medici, infermieri (per la maggior parte) e qualche Oss, tutti in servizio all'Azienda ospedaliera Moscati, si sono recati al centro vaccinale più vicino al comune di residenza per porgere il braccio. Si snellisce, dunque, la lista nera dei no vax. Ma si infittisce il mistero alimentato dall'Asl di Avellino che, nonostante gli annunci del direttore generale Maria Morgante, non ha ancora comunicato i provvedimenti assunti nei confronti degli irriducibili (sospensione senza stipendio o ricollocazione). Eppure i tempi (5 giorni dalla notifica della lettera di richiamo) per rivedere la posizione (e ottemperare a quello che per gli operatori sanitari è un obbligo di legge) sono scaduti da almeno un paio di settimane. La tempistica per redimersi varia a seconda dei casi in base alla modalità di invio del richiamo: pec (per chi ce l'ha) o raccomandata postale con ricevuta di ritorno.

Tuttavia considerando che gli accertamenti si sono conclusi attorno alla metà di agosto, siamo ben oltre i termini dettati dal decreto legge che regolamenta l'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari. Quindi ai dieci che hanno fatto l'iniezione in questi giorni sarebbe stata concessa una maxiproroga. Il condizionale è d'obbligo in quanto la direzione strategica dell'Asl di Avellino continua a trincerarsi nel silenzio (inspiegabilmente) non rivelando alcun dettaglio di una vicenda di interesse pubblico (i no vax continuano a lavorare negli ospedali e negli ambulatori di Avellino e provincia) che sta, però, assumendo sempre di più i contorni dell'assurdo. Disatteso anche l'ultimo annuncio in ordine di tempo che la manager Morgante aveva fatto in un'intervista a Il Mattino domenica 12 settembre: «Abbiamo portato a termine gli accertamenti, nella giornata odierna (lunedì 13 settembre, ndr) saranno comunicati i dettagli». Aggiungendo: «La maggior parte degli operatori sanitari ha fatto la prima dose di vaccino, le sospensioni saranno poche». Al massimo una decina si era ipotizzato. Poi, di nuovo, il silenzio. Con l'Asl di Avellino l'unica in Campania a non aver preso nessun provvedimento contro gli operatori sanitari no vax.

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Come detto, l'indagine condotta aveva portato all'individuazione di 50 tra medici e paramedici e in servizio negli ospedali della provincia: 18 nei presidi di competenza dell'Asl (tra loro potrebbe esserci anche qualche medico di base) e 32 al Moscati (che appena l'Asl sbloccherà la procedura provvederà in proprio a emettere i provvedimenti disciplinari).

Altri 12 no vax irpini erano stati censiti in precedenza, ma 4 sono andati nel frattempo in pensione (per loro è decaduto l'obbligo di legge), 7 si sono vaccinati e uno ha presentato una documentazione clinica che lo esenta dalla vaccinazione. Inoltre, all'Azienda ospedaliera Moscati sono stati scovati altri 20 operatori non immunizzati, ma non residenti in provincia di Avellino (per loro l'accertamento è stato condotto dall'Asl territorialmente competente). Circa un mese fa sono state inviate le prime lettere di richiamo, dal ricevimento delle quali sono scattati i 5 giorni di tempo per rivedere la posizione, pena la sospensione o l'assegnazione ad altro ruolo. Ma nessuno fino a questo momento si è visto azzerare lo stipendio o è stato spostato in un altro reparto non a contatto con i pazienti. Per tentare di scardinare il muro di gomma eretto dall'ente di via Degli Imbimbo, la segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil di Avellino, Licia Morsa, il 7 settembre scorso ha inviato una richiesta formale alla direzione strategica per ottenere un'informativa dettagliata sullo stato di avanzamento della procedura di accertamento dell'infrazione. «Magari stanno prendendo tempo sostiene Morsa - perché né Asl né Moscati possono permettersi di sospendere personale, considerata la carenza esagerata di organico. Non possono prendere decisioni del genere almeno fino alla fine delle ferie estive». «Non abbiamo ricevuto ancora nessuna notizia da parte dell'Asl», dice il presidente dell'Ordine dei medici Francesco Sellitto. «Credo stia ancora facendo l'istruttoria. Quindi non posso fare altro che rivolgermi ai colleghi che ancora non si sono vaccinati pregandoli vivamente di farlo al più presto per metterci in condizione di non dover adottare nessun tipo provvedimento.

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