Ci sono due indagati per gli striscioni affissi davanti ai cancelli del Tribunale di Avellino, in seguito alla decisione dei giudici di disporre gli arresti domiciliari per i presunti autori dell’omicidio di Roberto Bembo, avvenuto la notte di capodanno.
Oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario sono le ipotesi di reato a carico di alcuni partecipanti alla manifestazione promossa dopo il provvedimento del giudice.
Le informazioni di garanzia firmate dal sostituto procuratore Vincenzo D'Onofrio riguardano, dunque, i partecipanti identificati dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Avellino. "Vergogna" e "Pretendiamo Giustizia", le scritte comparse su alcuni degli striscioni.