Agricoltori, la protesta sbarca a Benevento

La mobilitazione con i trattori

La protesta dei trattori
La protesta dei trattori
di Antonio Mastella
Martedì 30 Gennaio 2024, 10:43 - Ultimo agg. 13:27
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La protesta degli agricoltori approda anche a Benevento. Oggi, alle 12, decine e decine di trattori provenienti da ogni angolo della provincia si concentreranno alla rotonda dei Pentri, dove resteranno sino alle 15, per poi incolonnarsi e percorrere le principali vie del capoluogo. Tanto essenziale quanto scontata la ragione della protesta. «Intendiamo così difendere la nostra agricoltura insieme con i nostri diritti di lavoratori», spiega Salvatore La Bella che, insieme a Gabriele Forte, ha messo in piedi la manifestazione. Ma chiarisce: «Non ha alcun collegamento con le associazioni datoriali del settore, con i sindacati e, meno che mai, con i partiti. Ci muoviamo in sintonia con migliaia di colleghi di tutto il Paese che sono al di fuori di ogni organizzazione che non sia la nostra». Il movimento, in ogni caso, un logo se lo è dato: «Riscatto nazionale agricoltori».

La contestazione andrà in contemporanea in altre 14 piazze italiane. «Il nostro movimento aggiunge non si limita a incrociare le braccia e dare vita a qualche sfilata. È l'avvio di una battaglia che porteremo sino in fondo.

Non smetteremo se non quando saremo giunti a delle conclusioni». Su quali temi si debba trovare una sintesi, con le istituzioni, naturalmente, lo chiarisce ancora La Bella: «Chiediamo la revisione completa delle politiche agricole europee per mettere al bando ogni tipo di assistenzialismo. Vogliano misure strutturali, che consentano alle imprese agricole di appropriarsi di quel potere economico e contrattuale che manca.

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Allo stesso tempo, siamo decisi a combattere ogni forma di ricorso a prodotti che con l'agricoltura, quella che garantisce la sana alimentazione, non hanno nulla a che vedere». Il confronto istituzionale è la decisione del movimento deve avere luogo col governo e con la Comunità europea, tenendo fuori la Regione. «Sollecitiamo però l'appoggio delle comunità locali con i loro sindaci. Cercheremo l'appoggio dei cittadini anche perché la nostra lotta è volta a difendere, in eguale misura, il loro diritto ad avere un mondo agroalimentare sano». 

 

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