Benevento, l'aggressore di via Bari ai domiciliari: «Ho accoltellato il vicino per difesa»

Valerio Pagnozzi, di 20 anni, è agli arresti domiciliari

Benevento, l'aggressore di via Bari: «Ho accoltellato il vicino per difesa»
Benevento, l'aggressore di via Bari: «Ho accoltellato il vicino per difesa»
di Enrico Marra
Venerdì 16 Febbraio 2024, 09:02 - Ultimo agg. 20:23
3 Minuti di Lettura

«Mi ha aggredito con una bottiglia di vetro e per difendermi ho estratto il coltello e l'ho colpito». Questa la ricostruzione fatta da Valerio Pagnozzi, di 20 anni agli arresti domiciliari dopo un ferimento avvenuto nell'androne di un edificio a via Bari al Rione Libertà, nella tarda serata di domenica. L'uomo raggiunto da due coltellate ha ottenuto una prognosi di 30 giorni dai sanitari dell'ospedale San Pio e, la donna che lo accompagnava ha avuto un referto di 5 giorni.

L'autore del duplice ferimento è imputato di tentato omicidio e detenzione di arma di genere proibito, dopo l'interrogatorio di ieri mattina davanti al Gip Vincenzo Landolfi e al suo legale Pierluigi Pugliese è rimasto agli arresti domiciliari.

Domenica sera gli agenti della Volante giunti nell'androne di un edificio di via Bari insieme al 118 avevano dovuto provvedere a trasportano in ospedale G. M. di 31 anni, e una donna che lo accompagnava. I sanitari del pronto soccorso dell'ospedale avevano accertato che l'uomo era stato raggiunto da due coltellate, una alla spalla sinistra ed un altra all'addome, con una prognosi di un mese, ma non era in pericolo di vita.

La donna era stata medicata per una ferita alla mano sinistra. Il ferito aveva riconosciuto chiaramente nel giovane, anche lui abitante nello stesso edificio, colui che lo aveva colpito a suo dire senza un motivo plausibile. Il ferito è assistito dall'avvocato Antonio Leone. Il giovane che lo ha colpito vive presso l'abitazione della nonna in via Bari, ed è stata propria l'anziana a consegnare agli agenti della Volante il coltello usato dal nipote contro il condomino. Un coltello di piccole dimensioni che era stato repertato dalla polizia scientifica intervenuta sul posto. Il giovane subito dopo il ferimento si era allontanato dal palazzo, facendo perdere le tracce.

Gli agenti dalle testimonianze raccolte erano venuti a sapere che Pagnozzi, dopo le coltellate, non era ritornato nella sua consueta abitazione che condivide con la nonna, ma ha chiesto ospitalità ad un altro condomino. E l'indicazione aveva trovato conferma e gli agenti erano riusciti, dopo alcuni minuti a rintracciare il feritore che non aveva opposto resistenza. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica Giulio Barbato, lo aveva inviato ai domiciliari non nell'abitazione della nonna ma in quella di un altro congiunto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA