Benveneto, Ndc al test Europee: «Candidato sannita al fianco di Renzi»

Mastella annuncia le mosse del partito, ma esclude si tratti di lui o della moglie

In preparazione alla Europee
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di Anna Liberatore
Giovedì 14 Marzo 2024, 09:27
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«Ci sarà un candidato di Benevento», parola di Clemente Mastella. Alle elezioni Europee di giugno, il leader di Noi di Centro anticipa che schiererà uno dei suoi alfieri a sostegno di Matteo Renzi. Chi sarà non lo dice, ma sgombra il campo circa la possibilità che possa trattarsi della moglie, l'ex senatrice Sandra Lonardo («Assolutamente no»), come pure smentisce la possibilità di una sua candidatura. Il candidato o candidata contribuirà materialmente a supportare «Il Centro», brand lanciato dal presidente nazionale di Italia Viva per chiamare a raccolta tutte le forze centriste che si riconoscono nella tradizione popolare e liberale in vista della corsa a Bruxelles. Una causa sposata dal sindaco di Benevento, che vede nel centro il soggetto politico dirimente nella contrapposizione bipolare tra centrodestra e centrosinistra.

Ma chi potrebbe essere il prescelto-a? Mastella vuole ancora fare un po' di scouting per sondare chi tra i suoi darebbe disponibilità ad affrontare questa competizione? O semplicemente sta creando suspence per uno dei suoi colpi di scena? Qualunque sia la risposta, il nome indicato affiancherà quello di Renzi, che ha deciso di candidarsi in tutte e cinque le circoscrizioni. E poi ci sarebbe da fare i conti con Nicola Caputo, l'assessore regionale all'Agricoltura, che negli ambienti di Italia Viva campani è considerato «la punta di diamante» per le Europee e che da mesi viene indicato come il candidato in pectore per Italia Viva e l'Europarlamento.

Ultimamene avrebbe ricevuto ulteriori conferme anche dagli ambienti fiorentini, nel corso della Leopolda. Ma il carro non va messo davanti ai buoi e dunque prima andrà risolto il nodo alleanze per superare la soglia di sbarramento del 4%. Sembra ormai definitivamente naufragato il progetto lanciato da +Europa di costruire una lista unitaria di scopo raggruppando le forze liberaldemocratiche. Mentre Italia Viva è ancora aperta a un'alleanza temporanea con Azione, Calenda ha posto il veto a Renzi. Il partito di Bonino ha convocato un'assemblea nazionale agli inizi di aprile per discutere della partecipazione alle elezioni Europee: in quella sede comunicherà la strada da percorrere che, probabilmente, sarà un accordo-salvagente con il Partito Democratico. «Credo che sia abbastanza lontano il ragionamento di una lista unitaria di scopo ha dichiarato il presidente provinciale di +Europa, Vittorio Vallone .

È stata persa una grande opportunità. Il fatto che il mondo liberaldemocratico non sia rappresentato in una maniera corretta alle Europee significa che un migliaio di voti andranno persi. Noi il tentativo di mediazione lo abbiamo fatto, ora probabilmente ci alleeremo con il Pd, come è accaduto alle Politiche. Ma avremo notizie più precise nell'assemblea nazionale che hanno convocato a Roma». Anche nel quartier generale provinciale di Italia Viva si respira pessimismo circa una corsa congiunta a +Europa verso Bruxelles. «Non c'è tanto ottimismo sulla possibilità di chiudere l'accordo con +Europa ha spiegato il presidente provinciale, Bepy Izzo, di ritorno da un incontro con i vertici regionali -, anche se è stata ribadita ancora una volta la disponibilità da parte nostra a costruire una lista unitaria.

Nel frattempo, però, non si può attendere e la nostra campagna elettorale con il brand “Il Centro” è già partita.

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Ci dispiace di come siano andate le cose sinora, perché sui territori i colleghi di +Europa hanno fatto un grande lavoro di raccordo nella speranza che si arrivasse a un'intesa. Ma tanto al momento Renzi è candidato capolista per “Il Centro” in tutte le circoscrizioni». Azione definirà la propria linea in questo fine settimana, ma la sensazione (forse più di una sensazione) è che prenderà la propria strada.
«La scelta davanti alla quale ci aveva messo +Europa ha commentato il coordinatore provinciale, Vincenzo Sguera era di creare una lista unitaria o nulla. Azione non è disposta a scendere in campo accanto a Renzi, a questo punto credo non se ne farà nulla. Ma in questo fine settimana decideremo il da farsi, ci eravamo dati il 15 marzo come termine ultimo per decidere».

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