Si rischia il caos bus e l'odissea degli studenti quando riapriranno le scuole. Mancano esattamente due mesi alla prima campanella del 13 settembre ed è già tempo di affrontare il tema legato alla convivenza tra il servizio di trasporto scolastico e i cantieri in fase di avvio. In autunno si prevede lo start dei lavori del parcheggio multipiano per auto nell'area ex collegio La Salle, all'interno dell'attuale stazionamento. In parallelo, o quasi, scatteranno le operazioni per il nuovo terminal in zona Stazione. Opere finanziate nell'ambito del Programma periferie che, dopo diverse vicissitudini, sono sul punto di partire ma appaiate, determinando l'esigenza di reperire soluzioni alternative di non facile individuazione. L'allarme caos è già suonato ed è stato recepito da Confindustria che l'ha inoltrato all'amministrazione comunale attraverso un documento contenente un quadro sintetico delle potenziali criticità. Nei giorni scorsi c'è stato un primo incontro tra le aziende e l'assessore comunale al trasporto pubblico Luigi Ambrosone.
Condivisa l'esigenza di dar vita a un tavolo che affronti la questione con congruo anticipo, evitando soluzioni last minute o imposte unilateralmente dal decisore politico. Già segnata in agenda la data del 24 luglio quando, nella sede degli industriali, i rappresentanti delle aziende del comparto e il presidente della sezione Trasporti di Confindustria Salvatore Abbatiello avranno un faccia a faccia con il delegato municipale. Una panoramica delle questioni sul tappeto nelle parole di Francesca Paola Chianello, erede imprenditoriale di Etac, uno dei brand simbolo del trasporto pubblico provinciale: «E' fin troppo chiaro a cosa si andrà incontro se non si individueranno accorgimenti concreti: il caos. Non rimpiangiamo di certo l'attuale struttura di via Pertini, tenuta in condizioni tali da non poter essere nemmeno definita un terminal bus. Ma rischiamo di perdere anche il suo unico pregio, ovvero la posizione baricentrica che ci permette di accompagnare gli studenti a un passo dai principali plessi scolastici del centro urbano, e di raggiungere in breve tempo gli altri a Santa Colomba. All'atto della chiusura per lavori dovremo avere una soluzione alternativa adeguata, sia per dimensioni che per ubicazione».
E le prime ipotesi esaminate non hanno scaldato il cuore degli operatori: «L'assessore Ambrosone - commenta Chianello - ha mostrato disponibilità al dialogo, ma le opzioni che ha fin qui prospettato, via Paolo Diacono o via XXV Luglio, non sono plausibili. Ogni mattina, a cavallo degli orari di apertura e chiusura dei plessi, sul terminal gravitano qualcosa come cento mezzi contemporaneamente, e gli spazi indicati non reggono un tale flusso. Ciò che abbiamo visto in occasione dello spostamento delle giostre potrebbe essere stato soltanto un assaggio. In generale, poi, non riteniamo congrua l'ubicazione di un terminal per bus extraurbani alle Ferrovie, in quanto la Stazione è totalmente decentrata rispetto alle scuole e non ancora in grado di esercitare il ruolo di hub della mobilità che si vorrebbe assegnarle. Se si persegue tale strada bisognerà necessariamente predisporre un servizio di trasporto urbano aggiuntivo. Il che evidentemente comporterebbe un aggravio di tempi, costi, traffico, inquinamento ambientale. Si provi a immaginare quanti pullman transiterebbero quotidianamente nei pressi dell'Arco di Traiano: un'autentica assurdità».