Benevento, marciapiedi dissestati e pochi stalli per le auto disabili bocciano la città

C'è molto da lavorare anche per l'accessibilità agli edifici pubblici, definita «non adeguata» da cinque sigle su otto

Il marciapiede dissestato
Il marciapiede dissestato
di Paolo Bocchino
Martedì 2 Aprile 2024, 10:13
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Marciapiedi dissestati e privi di scivoli, semafori non dotati di segnalatori acustici, autobus senza rampe di salita e discesa, bagni off limits. La città vista con gli occhi di una persona con disabilità fisica e motoria ha un aspetto decisamente ostile.

Qualche timido passo in avanti è stato mosso, ma sono ancora moltissime le lacune, palesemente visibili nel perimetro urbano. Il Comune lavora alla risoluzione, in collaborazione con le associazioni di rappresentanza dei disabili.

Le segnalazioni

È in dirittura d'arrivo il Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). Il documento traccia la mappatura delle aree cittadine maggiormente interessate da una problematica che non risparmia alcun quadrante, compresi luoghi simbolo come le buffer zone Unesco e l'Hortus Conclusus. Sono 41,6 i chilometri di viabilità censiti nel documento stilato dal consulente Pasquale Fiore su incarico dell'assessorato all'Urbanistica guidato da Molly Chiusolo.

Un lavoro partito dall'ascolto di chi vive quotidianamente le difficoltà di una città non a misura di disabile. Dalle audizioni svolte con le associazioni Anc, Ens, Oltre gli ostacoli, Anmic, Unms, e dai questionari somministrati individualmente è emerso il quadro delle esigenze più avvertite.

Un campo ad ampio spettro: si va dai marciapiedi dissestati alle radici degli alberi, dai semafori senza segnalatori acustici agli autobus senza rampe e privi di sintesi vocale a bordo.

I numeri

Tante le segnalazioni relative ai bagni inadeguati o del tutto inaccessibili (emblematico il caso dell'Hortus Conclusus), anche in luoghi pubblici. Sette associazioni su otto hanno giudicato «non adeguati» i percorsi pedonali. L'Anc ha rimarcato le carenze di piazza San Modesto e del rione Libertà, ma anche di via Aldo Moro e via Meomartini. Per l'Ens va posta attenzione soprattutto a Pacevecchia. Oltre gli ostacoli, Anmic e Unms coinvolgono nella denuncia l'intero assetto dei marciapiedi.

Gli accessi

C'è molto da lavorare anche per l'accessibilità agli edifici pubblici, definita «non adeguata» da cinque sigle su otto. Per “Oltre gli ostacoli” sono soprattutto scuole, musei, teatri e uffici a denotare i maggiori problemi. Per l'Anc, lacunose sono le strutture della Asl, gli ospedali, i centri sociali, i negozi. L'Ente nazionale sordi ha evidenziato difficoltà comunicative per le persone con deficit auditivo agli sportelli di Poste italiane, Inps, Comune, musei. Per l'Unms, grossi problemi alla Stazione ferroviaria e al terminal bus. Aggirare i marciapiedi avvalendosi dei mezzi pubblici? Anche questa è una prerogativa negata. Sei associazioni su otto considerano «non adeguato» il trasporto pubblico locale in termini di accessibilità. E non va meglio se si opta per l'utilizzo dei mezzi privati. La dotazione di parcheggi riservati a persone con disabilità è giudicata «non adeguata» da sette sigle su otto, con lacune al cimitero comunale, alla stazione centrale, negli uffici per i servizi al cittadino, presso ospedali, uffici pubblici, scuole.

Le proposte

Monitoraggio che terrà conto delle proposte formulate dalle stesse sigle. Per Oltre gli ostacoli, «nella realizzazione dei passaggi pedonali occorre prevedere rampe di accesso su entrambi i lati. Nella creazione di parcheggi per disabili in strade a senso unico, lo stallo deve essere creato a destra della carreggiata, con apertura sul marciapiede». Per l'Anc, «i bus del trasporto pubblico devono essere forniti di sintesi vocale che indicano le fermate, e i semafori devono essere dotati di un segnale acustico che indichi quando si può attraversare e, con un diverso suono, quando sta per scattare il rosso per i pedoni». L'Anmic ha invocato «più controlli per chi occupa spazi riservati ai disabili h24». L'Unms invoca «l'aumento degli stalli in centro e vicino ai luoghi di cura» e di «controllare gli intralci per i disabili da parte di auto in sosta». Auspicate anche «campagne di sensibilizzazione per un maggior ascolto ai temi della disabilità».

L'iter

Il Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche, allegato obbligatorio al Piano urbanistico, sarà adottato nelle prossime settimane dalla giunta comunale. Dalla pubblicazione decorreranno 30 giorni per la presentazione di osservazioni, termine dal quale scatteranno ulteriori 60 giorni per l'approvazione in Consiglio comunale. Il documento farà da canovaccio alle successive azioni puntuali di intervento e avrà validità di dieci anni nei quali è prevista la completa attuazione.

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