Benevento, svolta museo egizio De Luca-Mastella: ok alla Fondazione

Una telefonata tra il governatore e il sindaco di Benevento ha sancito il via libera

De Luca e Mastella
De Luca e Mastella
di Paolo Bocchino
Sabato 23 Marzo 2024, 10:22
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Una telefonata per il Museo egizio. Arriva anche il via libera della Regione alla Fondazione per la istituzione del sito di valorizzazione dell'eccezionale patrimonio cittadino legato alla civiltà dei faraoni. Il presidente Vincenzo De Luca ha garantito l'adesione di Palazzo Santa Lucia al sindaco Clemente Mastella, che lo ha compulsato nel pomeriggio di giovedì per sondare la disponibilità dell'ente regionale.

Fumata bianca che conferma, peraltro, il disgelo politico tra i due, potendo considerare superato il clima da guerra fredda dei mesi scorsi. Ma, del resto, difficilmente il governatore avrebbe potuto sottrarsi alla partecipazione a un progetto che promette di fare di Benevento, e della Campania, il principale sito espositivo egizio dell'intero Meridione.

«Ringrazio il presidente Vincenzo De Luca - ha commentato ieri Mastella - poiché la Regione, con celere spirito di collaborazione istituzionale, ha dato piena disponibilità a partecipare all'iter che, attraverso una Fondazione con ministero della Cultura, Regione, Comune e Provincia, condurrà alla nascita del Museo egizio di Benevento.

La collaborazione tra istituzioni, in uno spirito di filiera intelligente e proficuo, produce il conseguimento di traguardi preziosi per il territorio».

Alla filiera che porterà alla nascita della istituzione museale mancava soltanto la partecipazione della Regione, dopo che Comune e Provincia avevano incassato l'ok convinto del ministero della Cultura, riuscendo nella non facile impresa di unire i duellanti De Luca e Sangiuliano: «Dopo il vertice dell'11 marzo a Roma - ricorda Mastella - con il ministro Sangiuliano, che ringrazio per aver creduto dal primo istante e con convinzione in questa idea progettuale, e il disco verde della Regione, il percorso che porterà Benevento a potersi fregiare del più importante Museo egizio del Mezzogiorno è ormai in fase avanzata e i tasselli si sono posizionati al posto giusto. Ora insieme al presidente della Provincia Nino Lombardi, che con me sta portando avanti egregiamente questa iniziativa, siamo pronti a entrare nella fase operativa con la costituzione ufficiale della Fondazione.

Ciò ci permetterà di concretizzare un risultato di fondamentale importanza per la crescita culturale e turistica della città». Già delineato il possibile board della costituenda Fondazione, come anticipa il primo cittadino: «In questo progetto è estremamente prezioso l'apporto di tecnici e personalità di primissimo piano, che ringrazio, come il direttore generale Musei presso il ministero della Cultura Massimo Osanna, la dirigente regionale per le Politiche culturali e il Turismo Rosanna Romano, il direttore dell'Egizio di Torino Christian Greco, l'egittologa di fama internazionale Rosanna Pirelli, docente presso l'Università di Napoli L'Orientale».

E che si sia già al lavoro per riempire di contenuti l'idea progettuale lo dimostra il sopralluogo effettuato in città da Greco e Osanna lo scorso 29 gennaio. I due esperti, con Mastella e Lombardi, visitarono Arcos e poi il Museo del Sannio, dove si sono confrontati con il direttore scientifico Marcello Rotili. In quell'occasione, il direttore del Museo egizio di Torino e l'alto funzionario del dicastero espressero il netto convincimento che proprio il Museo del Sannio sia la location ideale per l'allestimento del nuovo Museo egizio.

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Si va, dunque, verso il trasferimento dei circa 40 reperti attualmente esposti al piano seminterrato di Palazzo del Governo. E alla collezione potrebbe aggiungersi anche il Bue Apis, che a sua volta dovrebbe lasciare il quadrivio con vista sulla Madonna delle Grazie. In tal senso si sono già espressi Greco e i tecnici del ministero, così come il Soprintendente Gennaro Leva su queste pagine. Ipotesi da maneggiare sempre con cura, dato l'elevata sensibilità sul tema che si conferma ad ogni ventilato trasferimento, ma che appare quantomeno logica e opportuna sul piano della conservazione del pregevole bene. Al momento invece non si è paventata la delocalizzazione dell'Obelisco di piazza Papiniano, ma il tema potrebbe porsi quando si procederà all'allestimento, anche in considerazione della presenza del gemello nel Museo del Sannio.

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