Piazzale Nenni, sciolti i nodi burocratici a Benevento: ok all'acquisizione

L'area sarà una stazione di ricarica per i veicoli elettrici

Piazzale Nenni, sciolti i nodi burocratici: ok all'acquisizione
Piazzale Nenni, sciolti i nodi burocratici: ok all'acquisizione
di Paolo Bocchino
Mercoledì 28 Febbraio 2024, 10:15 - Ultimo agg. 13:09
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Via libera all'acquisizione al patrimonio comunale del parcheggio di via Nenni, che potrà finalmente diventare postazione per la ricarica dei veicoli elettrici. È arrivato ieri in commissione il nulla osta all'accatastamento dello slargo ubicato nei pressi della rotonda di via Meomartini, in zona Cappuccini.

Dopo le perplessità espresse nella seduta di venerdì che si era conclusa con il congelamento del testo per approfondimenti, l'opposizione (presenti De Stasio, Miceli, Varricchio) si è astenuta. Favorevoli i consiglieri di maggioranza che hanno accolto i chiarimenti forniti dall'assessore al Patrimonio Attilio Cappa, convocato in audizione dal presidente della commissione Antonio Picariello.

Il provvedimento può così approdare in Consiglio comunale per la definitiva ratifica. L'argomento dovrebbe figurare nell'ordine del giorno della seduta successiva a quella già convocata per il 4 marzo.

Ma per completare il tortuoso iter burocratico si è dovuto fare ricorso a un comma della Finanziaria 1999, segnatamente il numero 21 dell'articolo 31 della legge 448/1998, che dà facoltà agli enti locali «in sede di revisione catastale, di disporre l'accorpamento al demanio stradale delle porzioni di terreno utilizzate ad uso pubblico, ininterrottamente da oltre venti anni, previa acquisizione del consenso da parte degli attuali proprietari». Lasso temporale abbondantemente decorso, dal momento che il Comune è entrato in possesso fin dal 1986 dei suoli in questione, nell'ambito del progetto di urbanizzazione dell'area datato 1985. 

Ma qualcosa è andata storta nella procedura espropriativa dei 2.612 metri quadrati di proprietà privata che, per oscure ragioni ma seguendo un cliché purtroppo ricorrente, non furono acquisiti correttamente dal municipio. Ne nacque l'ennesimo, lunghissimo contenzioso tra proprietari originari ed ente locale: intentato nel 1993 dai privati per occupazione illegittima, Palazzo Mosti si è visto condannare dal Tribunale di Benevento nel settembre del 2003 al pagamento di una indennità risarcitoria da 122mila euro, peraltro lievitata a causa della ritardata liquidazione avvenuta soltanto nel 2006. Una gigantesca catena di errori che colpisce ma non sorprende: le occupazioni illegittime di proprietà private avviate fin dagli anni Ottanta hanno rappresentato la causa principale del dissesto dichiarato nel 2017. 

Ma pur avendo pagato il dovuto, il Comune di Benevento non ha mai acquisito formalmente l'area che risulta tutt'ora iscritta ai registri catastali come proprietà privata. Circostanza che impedisce all'ente locale di dare seguito al protocollo con la società Ewiva, joint venture tra Enel X e Volkswagen, per la installazione di una colonnina per la ricarica veloce ad alta potenza di auto elettriche. L'accordo, approvato dalla giunta comunale a dicembre, destina l'area allo scopo per i prossimi 15 anni. Un segno di futuro paradossalmente prigioniero del passato. E ciò malgrado lo spazio sia di fatto utilizzato dalla collettività ormai da quarant'anni. Ubicato in un'area frequentatissima della zona alta della città, lo slargo di via Nenni funge da prezioso parcheggio, già al servizio di un accorsato istituto di credito.

E proprio la funzione ancillare alla viabilità cittadina ha fornito la possibilità di uscire dall'impasse procedurale, abbreviando i tempi per il passaggio al patrimonio municipale. Il citato comma della Finanziaria 1999 riguardante l'accatastamento al demanio stradale ha rappresentato la fattispecie giuridica più idonea per chiudere la vicenda una volta per tutte. «È una disciplina normativa che ci permette di acquisire l'area nella maniera più rapida e semplice - spiega il delegato al Patrimonio Attilio Cappa - Si tratta comunque di un perfezionamento formale. Sul piano sostanziale, non ci sono dubbi sulla titolarità alla proprietà del bene da parte del Comune, che ne ha realizzato anche la piena urbanizzazione, né sull'impiego ad uso pubblico da decenni. Finalmente riusciremo a definire un'altra questione che si trascinava, avviando il previsto utilizzo come stazione di ricarica elettrica».

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