Si fa sempre più serrata la morsa in cui il Covid attanaglia il mondo scolastico sannita, chiamato a fare i conti con un progressivo quanto allarmante aumento dei contagi in aula. Ostaggio della recente crescita epidemiologica soprattutto le scuole della provincia, dove negli ultimi giorni si sono moltiplicati positivi e numero di istituti chiusi o con classi, se non interi plessi, in quarantena. Dopo i casi degli ultimi giorni a Bucciano, Montesarchio e Sant'Agata de' Goti, registrati contagi tra i banchi di scuola anche a Telese Terme, Durazzano, Pesco Sannita, Torrecuso, e Frasso Telesino. Un trend capace di elevare sensibilmente il livello di apprensione del territorio e che, dovesse proseguire sempre più spedito anche nelle prossime ore, potrebbe indurre i sindaci dei comuni sanniti a mettere seriamente in discussione il ripristino della didattica in presenza. Per quanto riguarda la Valle Telesina, a Telese il sindaco Giovanni Caporaso ha disposto un'ordinanza di chiusura del plesso di viale Minieri che ospita la sede dell'istituto superiore «Telesi@» in seguito alla comunicazione, da parte dell'Asl, della positività di uno studente iscritto all'indirizzo Ipia. «È stato necessario sanificare le aree utilizzate dalla persona positiva e, in via precauzionale, tutti gli ambienti della struttura interessata, oltre all'apertura di porte e finestre per favorire la circolazione di aria negli ambienti» si legge nella comunicazione del sindaco.
A Frasso il contagio, inizialmente solo ipotizzato e poi accertato, ha fatto scattare per 48 ore la chiusura dell'istituto comprensivo «Da Vinci».
Per quel che concerne le scuole cittadine, dove il virus sembra circolare meno spedito rispetto alla provincia, quella odierna sarà una giornata all'insegna delle novità didattiche. Da stamattina, infatti, presso l'«Alberti» e l'Ipsar «Le Streghe» si ricomincerà non più con il dimezzamento del numero di studenti per classe ma con l'alternanza tra classi interamente in presenza e classi interamente in dad, come era nelle iniziali intenzioni della pressoché totalità degli istituti cittadini, prima che l'atto di raccomandazione di De Luca li inducesse al dietrofront. Un cambio di rotta dettato dalla necessità di salvaguardare la continuità didattica messa a dura prova dalle criticità delle connessioni internet, incapaci di reggere l'urto di migliaia di studenti connessi contemporaneamente, rendendo insostenibile l'insegnamento misto.
Considerando il persistere di tali problematiche, non si esclude che nei prossimi giorni altre scuole possano seguire la via tracciata da «Alberti» e Alberghiero, anche se l'attenzione generale degli istituti superiori sarà focalizzata sulle decisioni della Regione, visto che domani l'Unità di Crisi dovrebbe esprimersi sulla crescita dei contagi in ambito scolastico, e magari disporre un nuovo stop alle lezioni dal vivo. Eventualità che tiene con il fiato sospeso dirigenti, personale e studenti.