Caserta invasa dai turisti, nuovo boom alla Reggia

Ma c'è polemica per i numerosi disservizi

Turisti in fila alla Reggia di Caserta
Turisti in fila alla Reggia di Caserta
di Lidia Luberto
Lunedì 11 Dicembre 2023, 09:14
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Turisti dovunque in città. Un fine settimana di grandi numeri: pienone alla Reggia, e non solo. Anche al Belvedere di San Leucio e a Casertavecchia si è registrato, infatti, un consistente afflusso di visitatori, alberghi sold out, come ristoranti e pizzerie, sia al centro che nelle frazioni storiche. Persino i pochissimi negozi di souvenir, in particolare quelli che vendono prodotti tipici di qualità come la seta, erano affollati di clienti. Effetto Reggia, senza alcun dubbio. Che però, nonostante le straordinarie performance e l'appeal indiscusso, non riesce a dare a Caserta una scossa, di quelle, però, che segnano una svolta vera. E neppure gli sforzi per offrire proposte "natalizie" attraenti sembrano efficaci perché la città riesca ad acquisire il format di meta turistica. Parcheggi insufficienti, con conseguente ingorgo di traffico, turisti infastiditi, casertani al limite della crisi di nervi: soprattutto ieri le strade del centro erano intasate all'inverosimile. Code sul corso Trieste, in via Colombo, via don Bosco, per percorrere via Roma, alle 19, ci sono voluti oltre 20 minuti.

«Ho accompagnato a Caserta alcuni amici di Nola. Volevo portarli a vedere la casa che ho appena acquistato in centro. È stato impossibile. Dopo aver trascorso 40 minuti nel traffico senza trovare un posto per l'auto, ce ne siamo tornati», è la testimonianza di Gennaro Fatigati, un medico di Acerra che ha preso casa in pieno centro. Una scelta di cui si è già pentito. «Se questa è Caserta - dice - temo di aver fatto un grosso errore. Sto pensando di rivendere l'appartamento, peraltro, non ancora terminato. E, poi, che sciatteria. Una città respingente. L'impressione è che i casertani mal sopportino i visitatori. La mancanza di strutture, di parcheggi, di servizi è il segno di questa scarsa attenzione per chi arriva».

Così quello che l'assessore agli eventi, alla mobilità e vice sindaco, Emiliano Casale, ha definito "l'anno zero" del turismo e delle manifestazioni, rischia di essere ancora un numero con il segno "meno".

 «Inutile affannarsi a organizzare eventi e appuntamenti se non si assicura un'accoglienza adeguata con parcheggi sufficienti, servizi efficienti, un piano traffico efficace. Li avete visti i turisti in sedia a rotelle, con passeggini o quelli con stampelle? Dall'unico parcheggio interrato non possono salire. Per non parlare dei pochi bagni pubblici sporchi e con le porte divelte», afferma un operatore turistico casertano che preferisce l'anonimato «per evitare polemiche: ne ho già fatte tante in tutti questi anni che non sono servite a niente se non a crearmi critiche ed inimicizie». E neppure il piano mobilità legato alle feste natalizie sembra aver dato ancora frutti incoraggianti. Ieri alcuni turisti ospitati in un B&b a San Leucio, non sapevano come arrivare in centro.

«Ci avevano assicurato che avremmo trovato delle navette ad hoc, ma non ne abbiamo vista nessuna», dice Giuseppe Michele dalla Calabria. E meno male che la Reggia c'è, si potrebbe dire, anche se con quello che è successo intorno e con i numeri che movimenta, rischia, appunto, di portare solo scompiglio nella vita dei residenti in città.

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Intanto, la Reggia continua ad attrarre migliaia di persone. Solo nel fine settimana appena trascorso, si sono contati 13.900 accessi. Nel dettaglio, 4.687 persone l'hanno visitato venerdì, 5.091 sabato, 4.121 ieri. «Questo monumento è una favola. Tutto bello, magnifico, peccato per un piccolo inconveniente che poi, per noi, tanto insignificante non è stato», dicono Amalia e Claudio, una giovane coppia di Palermo. «La nostra prenotazione era per le 13 di giovedì. Ci siamo presentati - raccontano - in perfetto orario. Arrivati all'ingresso del Giardino inglese che tenevamo tanto a vedere, non ci hanno fatto entrare perché avrebbe chiuso di lì a poco. Non contestiamo la legittimità della chiusura, ma che almeno ci avessero avvertito al momento della prenotazione. Avremmo organizzato diversamente il viaggio pur di accedere al Giardino. Invece, siamo rimasti fuori. Un vero peccato e un inconveniente evitabile con un po' di attenzione da parte degli addetti alla biglietteria». 

 

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