Movida a Caserta, l'ora degli esposti: «Stop ai locali fuorilegge»

La denuncia dei residenti

Controlli della polizia a Caserta
Controlli della polizia a Caserta
di Daniela Volpecina
Lunedì 11 Dicembre 2023, 09:06
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Movida selvaggia nel centro storico, c'è l'esposto dei residenti. Denunciano l'inquinamento acustico prodotto da alcuni locali di via Ferrante e invocano il rispetto della normativa vigente sia sul piano amministrativo che su quello della sicurezza sanitaria, della prevenzione incendi e dell'incolumità pubblica e privata. «Ci sono esercizi commerciali si legge nel documento che ogni fine settimana, sin dalla loro inaugurazione, diffondono musica ad alto volume utilizzando in modo smodato apparecchiature elettroacustiche molto potenti posizionate in strada oppure sulle finestre aperte dei locali.

Si tratta di eventi e serate organizzate e annunciate anche con largo anticipo, come si apprende consultando i loro canali social, sui quali viene pubblicizzata anche la presenza dei dj.

Trattandosi di attività autorizzate esclusivamente per la somministrazione di alimenti e bevande e, stando a quanto stabiliscono regolamenti e ordinanze, con possibilità di fare filodiffusione soltanto all'interno dei locali e con porte chiuse, affinché le emissioni acustiche non arrechino disturbo ai residenti, ci chiediamo come mai a questi locali, che non sono discoteche ma che adottano gli stessi schemi previsti per le attività di pubblico spettacolo, venga consentito sistematicamente, dal giovedì alla domenica, di violare le regole.

E ciò malgrado le continue segnalazioni e denunce da parte dei residenti che ogni fine settimana intasano i centralini di vigili urbani, polizia e carabinieri. Trattandosi di eventi che richiamano anche una gran quantità di persone, si configura per noi cittadini anche il problema degli schiamazzi notturni, disagi e impossibilità a transitare nella strada per rientrare nelle proprie abitazioni e soprattutto rischi sul piano della sicurezza e dell'ordine pubblico». Da qui l'esposto al Comune, indirizzato all'assessorato alle attività produttive e al comando della Polizia municipale, per chiedere un intervento immediato e definitivo da parte dell'Ente. Il regolamento comunale consente infatti la filodiffusione soltanto all'interno dei locali e non oltre un certo orario ma solo se questi dispongono della valutazione di impatto ambientale. L'articolo 35 in particolare recita che «i locali devono essere strutturati in modo tale da non consentire a suoni e rumori di essere uditi all'esterno». La multa in questi casi supera i mille euro. E alcune di queste attività segnalate dai residenti sono state anche già sanzionate in più di un'occasione. «Non sappiamo più a chi rivolgerci - commenta Rosy Di Costanzo, presidente del comitato Vivibilità cittadina - siamo allo stremo. Se neanche le multe riescono a sortire l'effetto sperato forse dovrebbe essere valutata la chiusura di questi pubblici esercizi. Non è possibile continuare così, i residenti sono esasperati ed esigono maggiore attenzione da parte delle autorità e delle istituzioni.

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Non si può, a nostro avviso, consentire a quelle attività, che si trovano a meno di dieci metri dalle case, di diffondere musica a tutto volume fino a tarda notte. Siamo già costretti a subire le risse, la confusione, il vociare degli avventori fino all'alba, una serie di angherie e dispetti e tantissimo degrado, non siamo disposti a tollerare anche l'inquinamento acustico che ci impedisce di dormire e riposare. Si tratta di un diritto sacrosanto e irrinunciabile riconosciuto dalla Costituzione». «Siamo al corrente di questo esposto - fa sapere il vice sindaco e assessore comunale alle attività produttive, Emiliano Casale - e sarà nostra cura effettuare verifiche e controlli in relazione a quanto denunciato. Personalmente mi farò portavoce dei disagi dei residenti anche in occasione del prossimo comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza previsto in Prefettura, segnalando la situazione alla Polizia municipale e alle altre forze dell'ordine. Nel frattempo continueremo imperterriti con le ispezioni e il monitoraggio costante di tutte le attività, soprattutto in questa zona del centro, per il ripristino della legalità in città». Dalla Prefettura fanno sapere che proseguono, ogni fine settimana, i servizi di contrasto interforze della mala movida e quelli straordinari di controllo del territorio definiti dal Tavolo di Osservazione sulla sicurezza, che coinvolgono polizia, guardia di finanza, carabinieri e vigili urbani, non solo nel capoluogo ma anche ad Aversa e Santa Maria Capua Vetere. 

 

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