Caserta, l’ira dei residenti dopo la movida in strada: «Musica, alcol e schiamazzi»

Casale: «Alcune attività già attenzionate, continuiamo a monitorare e sanzionare»

La movida
La movida
di Daniela Volpecina
Lunedì 15 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 11:10
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L’anticipo d’estate, con le temperature vicine ai trenta gradi, nel weekend ha favorito la movida notturna all’aperto. E con essa anche i disagi. In migliaia si sono riversati nelle stradine del centro storico sabato sera per trascorrere qualche ora in compagnia. Nella zona di via Ferrante, via Mazzocchi e via Maielli, i residenti hanno denunciato infatti anche questo fine settimana musica alta diffusa dai locali fino alle 3 e schiamazzi in strada addirittura fino alle 4.30. Tutto documentato da foto e video che il comitato provvederà a inoltrare nelle prossime ore anche alle forze dell’ordine e all’Esercito. Segnalazioni ieri anche da via Vico, piazza Correra, corso Trieste e piazza Gramsci. «Anche stanotte - racconta Rosy Di Costanzo, presidente del comitato “Vivibilità cittadina” che, oltre alle strade citate, raggruppa anche i residenti di largo Sant’Elena, via Sant’Agostino, via Mazzini, piazza Dante e via Gasparri – tanta folla nei vicoli e tanti giovani ubriachi. Per l’ennesima volta si è rischiata la rissa sotto le nostre abitazioni.

A ciò occorre aggiungere che anche questo sabato abbiamo dovuto subire le casse dei locali che pompavano musica in strada fino all’alba e che, malgrado le nostre chiamate al 112, nessuno è intervenuto.

Sembra non rappresentino neanche più un deterrente i verbali, che pure, sono stati elevati appena una settimana fa». Perché? «A quanto pare - continua - nemmeno le multe per inquinamento acustico riescono a convincere alcuni gestori a rispettare le regole. Evidentemente i guadagni sono tali da preferire il rischio di incorrere in una sanzione, che ci risulta essere di appena 50 euro, piuttosto che adeguarsi alla normativa vigente. Eppure i trasgressori sono sempre gli stessi e non si comprendono i motivi per i quali debbano continuare indisturbati a “togliere il sonno” ai cittadini, violandone il diritto sacrosanto alla salute e al riposo».

Infine l’appello alle istituzioni, l’ennesimo, che arriva all’indomani di una serie di esposti e di una lettera aperta indirizzata a tutte le autorità: «Continuano a ripeterci – conclude Di Costanzo - che l’attenzione sul centro storico è alta, hanno dichiarato alla stampa che avrebbero avuto il pugno duro contro chi viola le regole, che i controlli sarebbero stati continui e costanti e invece ancora una volta ci troviamo a fare i conti con interventi spot che non risolvono il problema e di certo non contrastano la movida selvaggia e tutte le conseguenze nefaste che genera».

E mentre in queste zone aumenta costantemente il numero delle famiglie che decidono di traslocare e di abbandonare la propria abitazione – tra le evidenze c’è l’incremento del numero dei cartelli con la scritta “Fittasi” e “Vendesi” affissi su portoncini e balconi – dal Comune fanno sapere che non c’è alcuna intenzione di abbassare la guardia su questi temi.

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«Nel corso dell’ultimo comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza – fa notare il vice sindaco e assessore con delega alla movida e alle attività produttive, Emiliano Casale – ho acceso i riflettori sui disagi denunciati dai residenti e appreso che Questura e Prefettura non solo erano già al corrente della situazione ma stavano già attenzionando alcune attività commerciali del centro storico. Dal canto nostro, attraverso la Polizia locale, continueremo a monitorare e multare chi non rispetta le regole. Anche sabato sera infatti le pattuglie erano regolarmente in strada, nell’ambito del coordinamento interforze, con presidi fissi nei punti considerati critici».

Non solo sicurezza e quiete, i residenti chiedono anche una verifica delle licenze, del rispetto delle regole in materia di occupazione di suolo pubblico e conferimento dei rifiuti anche alla luce delle condizioni in cui vengono lasciate le strade dopo la movida.

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