Caserta, il Tar Campania: «Abbattere l'antenna vicino all'ospedale»

Il sindaco Marino: «La giustizia amministrativa ha riconosciuto in pieno la legittimità di quanto prescritto dal regolamento comunale»

L'antenna della discordia
L'antenna della discordia
di Roberto Della Rocca
Giovedì 4 Gennaio 2024, 11:00
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Si chiude in meno di un anno la vertenza che ha visto contrapposti Comune di Caserta e Iliad, la società delle telecomunicazioni che, agli inizi del 2023, avviò i lavori per installare nuovi ripetitori in via Giorgio La Pira, nei pressi dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano. Dodici mesi dopo è stata la Settima sezione del Tar Campania a respingere il ricorso presentato da Iliad che ha contestato l'ordinanza di demolizione del nuovo impianto adottata dal dirigente Luigi Vitelli. Il provvedimento dello scorso aprile faceva seguito all'annullamento in autotutela della richiesta di rilascio dell'autorizzazione per il nuovo impianto che l'amministrazione aveva adottato dopo le proteste di residenti, associazioni e consiglieri comunali.

L'avvio dei lavori in via La Pira aveva destato preoccupazione per la vicinanza dei nuovi ripetitori alle abitazioni e in particolare alla struttura sanitaria.

Come reso noto da Palazzo Castropignano l'impianto che Iliad voleva posizionare in via La Pira «non è conforme al comma 7 dell'articolo 7 del regolamento comunale, che impone una distanza minima di 75 metri tra una simile installazione ed edifici adibiti a ospedale». Distanze non rispettate anche in previsione dei lavori approvati dal consiglio comunale del 13 aprile 2021 che, con apposita variante urbanistica, sancì la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera e la riqualificazione dell'area di sosta a servizio degli utenti dell'ospedale. 

Il Tar ha respinto il ricorso di Iliad, ritenendo che, come si legge nel dispositivo, «la disposizione del regolamento comunale impugnata resista alle censure di parte ricorrente. Vi si prevede, infatti, un criterio di localizzazione riguardante fattispecie meritevoli di protezioni specifiche (ospedali e scuole) e omogenee (fasce più vulnerabili della popolazione), e non la illegittima introduzione di un limite di distanza per la localizzazione degli impianti generalizzato ed eterogeneo sostanzialmente ostativo alla diffusione della rete di telecomunicazione in tutto il territorio comunale». Una decisione che fa esultare l'amministrazione, con il Tar che per la prima volta ha riconosciuto la piena legittimità delle regole comunali sulle antenne in un contesto normativo nazionale bloccato al Decreto Gasparri che, nel 2002, ridusse i vincoli richiesti per le autorizzazioni.

La decisione della Settima Sezione del Tar comporta l'obbligo di abbattimento del traliccio installato un anno fa da parte della società di telecomunicazioni. 

«Questa sentenza del Tar Campania - dice il sindaco Carlo Marino - ha un significato molto importante: è la prima volta, infatti, che un Comune vince una causa di questo tipo. La giustizia amministrativa ha riconosciuto in pieno la legittimità di quanto prescritto dal regolamento comunale in materia di installazione di impianti di questo genere in prossimità di ospedali o strutture che devono godere di protezioni specifiche. Va ricordato, infatti, che nell'area dove Iliad intendeva installare un'antenna sorgerà un edificio a tre piani che ospiterà strutture di cura di grande rilievo, dove si effettueranno terapie delicate per pazienti molto fragili. È una vittoria importante non solo per il Comune ma per l'intera comunità».

Parole, quelle del primo cittadino, che non frenano la richiesta di chiarimenti da parte della minoranza. «L'annuncio del Comune - sostiene Pasquale Napoletano di Fdi - non chiarisce quando avverrà l'abbattimento della struttura di via La Pira mentre restiamo ancora in attesa di capire gli sviluppi del secondo impianto che Iliad stava realizzando in via Mascagni, nel cuore di un quartiere residenziale e senza alcun rispetto delle distanze previste dai regolamenti. Rinnovo all'amministrazione l'invito a confrontarsi in aula sul tema e a rendicontare ai casertani delle istanze pervenute agli uffici». Chiarezza richiesta anche dal consigliere Donato Aspromonte (Prima Caserta) che insieme ai colleghi di maggioranza e minoranza, un anno fa segnalò agli uffici comunali l'avvio dei lavori in via La Pira. «Siamo contenti per la decisione della magistratura amministrativa che tutela la salute dei residenti e quella dei pazienti del vicino ospedale. Resta da chiarire come si sia potuta concedere una autorizzazione del genere senza tenere conto delle distanze dalle abitazioni, e come l'errore si sia ripetuto, pochi mesi fa, anche in via Mascagni dove è stata la polizia municipale a bloccare i lavori avviati da Iliad per installare le nuove antenne». 

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