Cellole, società fittizie per acquistare auto e non pagare l'Iva: sequestrati 318mila euro

La concessionaria rivendeva le auto ad un prezzo inferiore di quello di mercato

Guardia di finanza
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Lunedì 12 Febbraio 2024, 12:00 - Ultimo agg. 13 Febbraio, 09:40
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Auto, due immobili e disponibilità finanziarie per un valore di 318 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza su ordine del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti dei titolari di una rivendita di auto di Cellole (Caserta), accusati di aver commesso vari reati tributari, tra cui l'evasione dell'Iva.

Dagli accertamenti realizzati dai finanzieri della Tenenza di Sessa Aurunca e dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è emerso che i concessionari avrebbero ideato un sistema per acquistare auto dall'estero già immatricolate mediante l'utilizzo di prestanome; questi ultimi erano stati inseriti quali amministratori in società cartiere, esistenti solo sulla carta, il cui unico scopo era interporsi tra gli imprenditori di Cellole e i rivenditori esteri, soprattutto tedeschi, dove venivano acquistate le auto.

Le teste di legno compravano l'auto già immatricolata, la portavano in Italia e ai vari uffici campani della Motorizzazione, in particolare di Caserta, ma anche Napoli e Salerno, avrebbero presentato - secondo gli investigatori - documentazione falsa intestata ad ignari acquirenti, soprattutto fatture di acquisto emesse dai rivenditori esteri, da cui emergeva il pagamento dell'Iva, che ovviamente non era mai avvenuto; sulla base di tali documenti gli uffici pubblici procedevano quindi all'immatricolazione e la concessionaria poteva rivendere un'auto ad un prezzo inferiore a quello di mercato, non avendo pagato l'Iva.

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