Coronavirus a Caserta, i focolai non sono spenti: 79 positivi in provincia

Coronavirus a Caserta, i focolai non sono spenti: 79 positivi in provincia
di Ornella Mincione
Giovedì 2 Luglio 2020, 08:39 - Ultimo agg. 12:26
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Altre quattro persone contagiate nel casertano: questo è il dato evidenziato nel report ufficiale dell'Asl. Secondo il prospetto dell'azienda sanitaria casertana, il 29 giugno erano 75 i positivi attuali: si tratta di coloro che in questo momento sono curati per Coronavirus, ma il 30 giugno (ultima giornata di riferimento del report) sono diventati 79. Dunque fino ad oggi sono 547 le persone affette da Covid 19 dall'inizio dell'emergenza in tutta la provincia di Caserta.

I decessi restano 45 e i guariti sono fermi a quota 423 da diversi giorni. La quarantena obbligatoria prevista per i contatti stretti delle persone positive al Coronavirus riguarda 211 cittadini, 18 in più rispetto alla giornata precedente. Il tutto emerge dall'analisi di 36.613 tamponi effettuati. Il comune con più contagiati in questo momento è quello di Mondragone, con 66 positivi attuali: quattro nel comune di Falciano del Massico, tre sono di Sessa Aurunca, uno è di Carinola, uno Casapulla, uno di Dragoni, uno di Lusciano, uno di Recale e uno di Rocca d'Evandro.

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I dati confermano quindi il focolaio mondragonese esteso ai comuni limitrofi, ragion per cui l'ente regionale ha disposto martedì scorso la proroga del lockdown limitato alla zona fino al 7 luglio. Nell'ordinanza della Regione si leggevano i numeri dei nuovi contagiati registrati nelle giornate che vanno dal 27 al 29 giugno, per un totale di 28 persone infette. Quello del 30 giugno (ultima giornata di cui si legge il report dell'Asl) è forse quello con minor positivi registrati da quando è stata resa nota notizia delle positività ai palazzi Cirio di Mondragone.

Intanto, degli attuali 79 positivi al Coronavirus della provincia di Caserta, sono 74 riconducibili al focolaio del comune del litorale domizio, sommando ai 66 di Mondragone, gli altri di Carinola, Falciano del Massico e Sessa Aurunca. L'azienda sanitaria locale casertana aveva disposto già due settimane fa per i residenti dei palazzi Cirio il ricovero anche in assenza di sintomi, a causa dell''impossibilità di accertare le buone condizioni di vita in isolamento domiciliare dei pazienti, anche a tutela dei contatti diretti del paziente stesso. Ora, per gli altri riscontrati, anche in altri comuni, si è accertato che tali condizioni sono possibili e quindi possono essere seguiti e curati anche presso il loro domicilio.
 


Il ricovero disposto per i pazienti è presso l'ospedale di Maddaloni, individuato già all'inizio dell'emergenza, con ospedale Covid. Ed è di ieri la delibera che certifica il termine dei lavori di adeguamento del presidio di Maddaloni come ospedale Covid. Lavori di ristrutturazione che di fatto hanno rimesso a nuovo, con l'opportuna messa in sicurezza, dell'intero edificio. Si tratta di oltre 80 posti letto messi a disposizione dall'Asl di Caserta a tutti i pazienti con il Coronavirus. Secondo la delibera tali lavori ammontano ad un costo di 491 mila euro e verrà rendicontata dalla Regione Campania.

Potenziata, inoltre, la strumentazione specialistica del Covid Hospital di Maddaloni con un ventilatore polmonare per terapia subintensiva donato dai Lions.
Lo ha consegnato il Governatore del Distretto 108/Y/A Nicola Clausi a conclusione del progetto di solidarietà nell'ambito dell'emergenza pandemica che ha impegnato complessivamente 317.034 euro per i vari interventi spalmati tra Campania, Basilicata e Calabria.

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