Covid a Caserta, cifre da incubo
verso la nuova paralisi

Covid a Caserta, cifre da incubo verso la nuova paralisi
di Ornella Mincione
Sabato 27 Febbraio 2021, 08:20 - Ultimo agg. 20:22
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Quello di ieri è stato il terzo giorno di seguito in cui i positivi al Covid hanno superato i 200 casi. E mentre la diffusione del contagio continua, in tanti temono seriamente il lockdown e tutte le conseguenze che ne derivano.

Ieri mattina, gli operatori del settore del wedding hanno manifestato all'ombra della Reggia contro restrizioni che di fatto stanno mettendo in ginocchio un intero settore economico. «Non ci sono aiuti, non ci sono i ristori che possano permettere di tenere la saracinesca alzata - hanno spiegato -. Non vogliamo l'elemosina. Vogliamo solo riprendere a fare ciò che è stato interrotto nel marzo del 2020». A unirsi alla delegazione in protesta anche Marcello Damiano, ceo e founder di Mia Sposa che, dopo il rinvio dell'edizione 2020 di Mia Sposa Fiera, scende in campo sostenendo e condividendo il malessere e la sofferenza degli addetti ai lavori.

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Intanto nel pomeriggio di ieri è stata diramata una notizia emersa dalla diretta Facebook del governatore Vincenzo De Luca circa la chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado, dal primo marzo, ovvero dal prossimo lunedì. Una decisione che verrà, semmai dovesse essere confermata, ufficializzata nella giornata di oggi attraverso un'ordinanza, dopo il consulto dell'Unità di crisi regionale. Motivo di tale decisione sarebbe l'aumento dei contagi e il timore della massiccia diffusione delle varianti del virus. Al di là della disposizione dell'ente regionale, l'aumento dei contagi si registra anche nel Casertano.

Stando al report dell'Asl, sono 291 i nuovi positivi in Terra di Lavoro, mentre 164 le guarigioni accertate. Questi dati si traducono in un aumento dei positivi attuali che ora sono 3.873, un centinaio in più rispetto al giorno precedente. Registrati anche tre decessi, per un totale di 760 vittime del Covid dall'inizio dell'emergenza, esattamente un anno fa.

Dalla fine di febbraio del 2020, sono stati 43.964 i pazienti contagiati dal virus, di cui 39.331 guariti. Un anno sofferto nell'intera provincia, in prima istanza per i decessi, poi per il confinamento e infine per il profondo cambiamento della vita quotidiana. Lo scenario attuale, però, è completamente diverso, sebbene ancora molto pesante.

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Al contrario dell'anno scorso, ora esiste un'arma contro il Covid, efficace e garantita: il vaccino. In Terra di Lavoro, grazie al lavoro costante e organizzato dell'Asl provinciale, il servizio vaccinale sta procedendo, nei limiti della disponibilità dei farmaci e dell'adesione dei cittadini chiamati di volta in volta a dare il proprio consenso sulla piattaforma regionale Sinfonia. In questa seconda fase che vede gli over 80 anni e gli operatori delle scuole, l'azienda ha stabilito un ampliamento della logistica del servizio in modo da velocizzare i tempi di somministrazione e allargare quanto prima possibile l'immunizzazione della popolazione. Dal monitoraggio del servizio, aggiornato costantemente (ieri alle 19.27), risultano 44.664 le prime dosi erogate, mentre sono 16.541 le seconde. Sono 17.783 gli ultraottantenni assistiti e 8.181 gli operatori scolastici, docenti e non. A quanto sembra, il governatore De Luca avrebbe deciso di attendere che vengano ultimate le vaccinazioni dell'ambito scolastico per poter riaprire gli istituti dopo l'eventuale (e confermata) chiusura delle scuole prevista per lunedì primo marzo.
 

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