Covid a Caserta, commercianti in piazza:
«Vogliamo lavorare», e Martucci chiude

Covid a Caserta, commercianti in piazza: «Vogliamo lavorare», e Martucci chiude
di Fabrizio Arnone
Giovedì 29 Ottobre 2020, 08:25 - Ultimo agg. 22 Marzo, 08:20
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L'appuntamento è per oggi alle 18 in piazza IV Novembre ai piedi del Monumento ai Caduti di Caserta. La città capoluogo si prepara così ad accogliere la manifestazione organizzata dai commercianti del centro storico. Ma a scendere in strada non ci saranno solo i commercianti: alla chiamata hanno aderito anche le altre categorie sociali che sono state colpite dalle nuove disposizioni varate dal governo nazionale per contrastare l'avanzata del Covid in Italia. La richiesta è unanime: «vogliamo lavorare facendolo in sicurezza e rispettando le regole che ci sono state imposte per la riapertura dei nostri locali», dicono i commercianti. Solo la settimana scorsa sono stati tre i sit-in indetti in città: un primo in piazza Dante, un secondo, poi, in piazza Ruggiero sotto i porticati del Comune di Caserta, ed un terzo in piazza Gramsci ai Giardini della Flora. In tutti e tre i casi non c'è stata una grande adesioni di partecipanti, probabilmente a causa di una mancata cabina di regia che potesse convogliare le forze e gli animi verso un fine comune. Un fronte spaccato e diviso che la manifestazione di questa sera vorrebbe ricomporre per dare un importante segnale di unità non solo alla città di Caserta ma all'intera regione.

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Sul piede di guerra anche le pizzerie casertane. A chiudere la saracinesca «ad oltranza» è Sasà Martucci, titolare della pizzeria «I Masanielli» di via Vivaldi: «Abbiamo deciso di chiudere la nostra pizzeria ad oltranza, sino al termine di questo Dpcm che impone la chiusura delle nostre attività alle 18 ha scritto Martucci sui social -. Siamo contrari al restringimento dell'orario di apertura al pubblico che penalizza anche chi in questi mesi ha lavorato a testa bassa, duramente e con criterio, e che ha investito somme di denaro per garantire sempre la massima sicurezza dei propri clienti». Aperta ma solo dalle 12 alle 16, invece, la pizzeria «I Masanielli» di Francesco Martucci che, però, pur avendo per il momento eliminato l'apertura serale ed annesso asporto, sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì alla domenica.

Le altre pizzerie del centro città, seppur tra mille sacrifici, continuano a lavorare con l'asporto che solo in Campania è consentito fino alle 22:30, e con il delivery fino alle 23. 

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Ieri mattina, una delegazione di ristoratori casertani guidata dal presidente provinciale di Confcommercio Lucio Sindaco e dal presidente provinciale Fipe Giuseppe Russo ha partecipato alla manifestazione pacifica organizzata a Napoli. Una vera e propria tavola imbandita è stata apparecchiata sull'asfalto per evidenziare le condizioni di sofferenza e affanno in cui versa un'intera categoria. «Un'azione simbolica ma molto significativa ha fatto notare Sindaco per ribadire la nostra contrarietà al provvedimento del Governo che anticipa alle ore 18 la chiusura dei locali. Una decisione che, a nostro avviso, non fa altro che penalizzare ulteriormente un settore già fortemente in difficoltà. I riflettori sono ora puntati sul Decreto Ristori con la speranza che i contributi garantiti dal Governo siano reali e tempestivi così da scongiurare chiusure e fallimenti».

Si infiamma anche il fronte politico. Il consigliere regionale della Lega Gianpiero Zinzi ha proposto una deroga al divieto di allontanamento dai Comuni di Marcianise, Arzano e Orta di Atella per consentire ai commercialisti residenti che si recano presso gli Uffici giudiziari, fiscali e presso le aziende per svolgere servizi di assistenza, di varcare la zona rossa. Sul tema dei ristori previsti con il nuovo Decreto del Governo è Rosi Di Costanzo ad intervenire, in qualità di candidato sindaco per Speranza per Caserta. Il suo è un appello al sindaco Carlo Marino come presidente dell'Anci Campania ad intervenire rapidamente per far avere agli esercenti le somme per non dover chiudere le proprie attività. 

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