Covid a Caserta, è caos vaccini:
sms dell'Asl ma senza smart-card

Covid a Caserta, è caos vaccini: sms dell'Asl ma senza smart-card
di Ornella Mincione
Sabato 15 Maggio 2021, 08:11 - Ultimo agg. 21:12
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È stata una giornata un po' caotica quella di ieri al piano terra di palazzo Castropignano, dove da ieri è possibile ritirare la propria smart card che attesta la vaccinazione anti Covid. Il ritiro però è possibile soltanto dopo aver ricevuto da parte dell'Asl di Caserta un sms di verifica e di allerta circa la disponibilità della card. Ora, il caos di ieri mattina è dipeso proprio da questo sms.

Il Comune di Caserta, infatti, stando agli accordi con l'azienda sanitaria avrebbe dovuto ricevere 2.400 card da consegnare ai cittadini immunizzati. Ciò è avvenuto solo in parte, perché gli uffici hanno ricevuto soltanto 1.600 di quelle pattuite. Da qui, il caos, perché per 800 non c'era alcuna card da consegnare, ma gli sms erano comunque stati inviati. Risultato della faccenda è stato che a rivendicare il diritto di ritiro della propria smart card c'erano 800 cittadini in più rispetto a quelli che effettivamente avrebbe ricevuto fisicamente la tessera. Ragion per cui in tarda mattinata, quando la fila ormai si era trasformata in folla, alcuni dipendenti di palazzo Castropignano - insieme ad alcuni operatori della Croce Rossa - hanno spiegato agli utenti cosa stava succedendo. Nel frattempo, l'Asl ha preso in carico l'impegno, poi portato a termine, di avvisare a ciascun utente che si era verificato un errore e che la card assegnata in realtà non era ancora disponibile. È stato un problema di comunicazione, non esattamente di organizzazione: tuttavia, a quanto si evince dagli uffici dell'Asl casertana, questo iter verrà seguito solo per una parte di cittadini, poco più di 40.000, che dovranno seguire l'iter dell'sms per poter ritirare la card presso il Comune di Caserta. A seguire, invece, gli utenti che andranno a sottoporsi alla seconda dose di vaccino potranno avere la smart card, nella stessa sede dove viene erogato il servizio vaccinale.

Al netto dell'incidente di percorso, è chiaro che il servizio vaccinale di Caserta continua ad avanzare speditamente. Questa provincia «sta ottenendo risultati straordinari, utilizzando il 99% delle dosi disponibili, un segno di eccellenza», ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine della visita all'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di giovedì scorso. Se da un lato c'è la macchina organizzativa di eccellenza dell'Asl casertana, dall'altro c'è la sensibilità della popolazione alla campagna di vaccinazione. La dimostrazione di quest'ultimo fattore è la grande corsa che i cittadini hanno fatto per prenotarsi all'Astra Day dell'11 e 12 maggio e prima ancora le lunghe attese di quanti si sono recati all'ospedale di Marcianise per l'open day pomeridiano. Ora l'Asl ha deciso di ripetere l'esperienza dell'Astra Day il 18 maggio, sempre presso la caserma Ferrari orsi, gestita dalla brigata Garibaldi, aprendo la piattaforma per la registrazione questa mattina alle 6.00, anziché alle 00.01 come l'8 maggio scorso.

Nel frattempo, i numeri delle somministrazioni diventano sempre più alti: sono 283.241 le prime dosi erogate fino a ieri, di cui 105.468 richiami. Questo non vuole dire che il contagio si è fermato. Anzi: sono 165 i nuovi positivi emersi dai 2.331 tamponi effettuati e analizzati nelle ultime 24 ore prima della pubblicazione del report dell'Asl casertana. Sono 265 i pazienti guariti dal Covid, per cui, per compensazione, gli attuali ammalati sono 5.382, oltre cento in meno del giorno precedente.

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Registrati però 12 decessi, per un totale di 1.173 vittime del Coronavirus in Terra di Lavoro. È bene tenere presente che i decessi in genere si riferiscono a pazienti che hanno contratto il virus almeno tre settimane fa. La sofferenza però non si traduce nei numeri dei contagi e dei decessi. Anche il personale, in particolare quello del comparto, è in sofferenza ed è esausto, come da nota della Cisl Fp aziendale alla direzione dell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano, cui chiede azioni risolutive. «La situazione in Pronto Soccorso è bollente. Gli infermieri sono stanchi. Il Triage è sovraccarico di persone che ovviamente, loro malgrado rendono difficile l'assistenza quotidiana. Il personale non ce la fa più anche perché non vengono effettuate le sostituzioni del personale». 

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