Covid a Caserta, locali e ristoranti pieni
e gli incassi (finalmente) volano

Covid a Caserta, locali e ristoranti pieni e gli incassi (finalmente) volano
di Fabrizio Arnone
Giovedì 3 Giugno 2021, 08:15 - Ultimo agg. 21:25
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Locali pieni a pranzo e a cena, quasi senza paura. Ieri e martedì, i primi due giorni di riapertura al pubblico anche delle sale interne dei locali della ristorazione è stata un successo. Complice il bel tempo e la voglia di normalità, i casertani hanno affollato pizzerie, ristoranti e pub, sia pure nel rispetto della normativa anti-Covid19.

«Siamo assolutamente contenti - ha commentato Vincenzo Cerbone, titolare di 12 Morsi Burger&Friends su corso Trieste - di come siano andati questi primi due giorni con la sala interna aperta. Abbiamo comunque lavorato con i locali all'aperto, ma naturalmente non può che farsi piacere la possibilità di poter far sedere i clienti anche all'interno del locale.

Abbiamo predisposto tutto affinché, nel rispetto delle misure e delle norme, i nostri clienti trovino un locale pronto ad accoglierli in totale sicurezza. C'è ancora però - ha concluso - una parte di clienti e in generale di persone, che preferisce sedersi in uno dei tavoli esterni piuttosto che ad uno di quelli interni».

Proprio l'essere ancora un po' restii ad occupare le sale interne, è un elemento che accomuna sostanzialmente la maggior parte dei clienti delle attività di ristorazione casertane. «Io ho una tipologia di locale che nasce storicamente con l'asporto - ha detto Luca Brancaccio, titolare della pizzeria Da Luca Brancaccio in via Sardegna - per cui abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare tantissimo. La sala interne siamo ovviamente riusciti a riempirla totalmente sempre, nonostante sia davvero evidente che la maggior parte delle persone preferisca ancora di gran lunga mangiare una pizza a casa propria. Probabilmente anche la nostra scelta di proporre una pizza del tutto nuova per l'estate - ha concluso - che abbiamo chiamato vista mare, ci consente di mantenere stabile il nostro numero di pizze giornaliere. È evidente che ci vorrà ancora qualche mese prima che si possa partiate realmente di una ripartenza totale. Ma per il momento questo è un passo in avanti nella direzione giusta».

Ma c'è anche chi, non avendo uno spazio esterno, ha deciso di tenere chiusa la propria pizzeria, aspettando il decreto per riaprire in sicurezza con la sala interna. È il caso della pizzeria Decimo Scalo di via Sant'Agostino: «Siamo finalmente ripartiti - ha commentato Vittorio Vespignani, il proprietario di Decimo Scalo - anche noi titolari di attività con solo sale interne. Siamo stati costretti ad una lunga chiusura, ma adesso siamo pronto di ricominciare. La ripartenza è stata più che positiva con un'affluenza di clienti in pizzeria che ci ha davvero tanto sorpreso. Le persone vogliono tornare ai momenti di convivialitá che c'erano prima del coronavirus. La nota stonata e paradossale è che all'esterno dei locali, nelle strade, le norme vengono rispettate molto di meno, eppure ad essere stati penalizzati siamo stati solo noi titolari delle attività di ristorazione. Un fatto per me ancora oggi inspiegabile. Tuttavia - ha concluso Vespignani - speriamo che questo sia solo l'inizio di una lunga stagione che speriamo, a differenza dell'anno scorso, questa volta non subirà nessuno stop forzato in autunno». 

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Tutti sono pronti per ripartire. In generale, nel centro città, ieri mattina c'erano tantissime persone in strada. Un segnale palese di una volontà di tornare a vivere come si viveva prima dell'arrivo del Covid in Italia. Allo stato attuale vigono ancora numerose misure per contrastare l'avanzata del Covid in città. L'apertura dei ristoranti, pizzerie e bar all'aperto è stata consentita solo martedì, con una serie di restrizioni da dover adottare: distanziamento dei tavoli e quindi dei clienti seduti; mascherina indossata ogni volta che ci si alza dal tavolo; igienizzazione delle mani; seduti al tavolo massimo quattro persone non conviventi e senza limiti per i conviventi; coprifuoco alle ore 23. È proprio il coprifuoco l'ultima restrizione ancora in vigore ( che sarà prolungato fino a mezzanotte dal 7 giugno, per poi essere completamente eliminato ) oggetto ancora di contestazione dai ristoratori. L'orario, infatti, non darebbe completamente la possibilità ai clienti di consumare liberamente e senza fretta il proprio pasto. Ma, appunto, si tratta dell'ultima restrizione che dovrebbe gradualmente sparire già dalle prossime settimane. Quando poi realmente si potrà parlare di normalità.

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