Piedimonte Matese: il Palazzo ducale finisce all'asta, «svenduto» a poco più di un milione

All'asta la parte di proprietà della Provincia

Il Palazzo Ducale di Piedimonte Matese
Il Palazzo Ducale di Piedimonte Matese
di Roberta Muzio
Lunedì 21 Agosto 2023, 10:06
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Il Palazzo ducale di Piedimonte Matese, simbolo della città e per anni lasciato al completo abbandono, va all'asta: circa un mese fa la cessione in comodato gratuito di una parte, dalla Provincia al Comune. Quale destino ora attende il più importante monumento della città? È l'interrogativo di molti dopo la pubblicazione dell'avviso di asta dello scorso 14 agosto. La base d'asta per il lotto 3 nel quale è inserito l'immobile, per la parte di proprietà della Provincia, essendone un'altra di proprietà di privati discendenti della famiglia Gaetani d'Aragona, è poco più di 1 milione di euro, esattamente 1.013.148 euro. Ora bisognerà attendere l'esito della gara che potrebbe di fatto assegnare a un privato la parte di proprietà dell'ente Provincia. L'immobile fu inserito in passato, e lo è ancora, tra i luoghi del Cuore Fai, affinché si accendessero i riflettori su un patrimonio architettonico e storico in cui si identifica la comunità di Piedimonte Matese.

Anche Italia Nostra si interessò dell'edificio. La storia del palazzo, d'altra parte, è intrecciata a quella della comunità. L'edificio sorse su fondazioni medievali e subì varie trasformazioni e ricostruzioni nel corso dei secoli, con il rifacimento più significativo tra 1700 e 1714. Dei periodi precedenti rimangono alcune finestre ogivali e due portali, seicentesco quello della facciata, quattrocentesco quello che affaccia sulla strada a gradoni sul fianco orientale, con busti negli angoli superiori. All'interno si trovano un salone con decorazioni del Cinquecento e altre sale con stucchi e dipinti dei secoli XVII e XVIII. Il Cortile delle Aquile, che ospita una fontana in travertino decorata con l'animale simbolo della famiglia Gaetani, divide i due rami del palazzo, di proprietà rispettivamente della Provincia di Caserta e di un ramo della famiglia Gaetani, duchi di Laurenzana e principi di Piedimonte, nonché feudatari di Piedimonte dal 1383 al 1806.

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Per anni è rimasto in abbandono.

Il periodo peggiore fu tra il 2016 e il 2017 quando, a causa della mancata presentazione del progetto, due milioni e mezzo di fondi post sisma stanziati dalla Regione tornarono indietro. Ci fu, allora, una forte mobilitazione e una raccolta di firme. Sull'immobile ci sono state, nel corso degli anni, varie proposte di recupero, incluso quella di farne una sede per l'Archivio storico e, ancora, una scuola di alta formazione per il restauro di quadri e libri antichi. Poi, nel maggio del 2017, il Consiglio provinciale ratificò il protocollo d'intesa con l'allora sindaco Di Lorenzo per trasferirne una parte nella disponibilità del Comune. 

 

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