Il Palazzo ducale di Piedimonte Matese, simbolo della città e per anni lasciato al completo abbandono, va all'asta: circa un mese fa la cessione in comodato gratuito di una parte, dalla Provincia al Comune. Quale destino ora attende il più importante monumento della città? È l'interrogativo di molti dopo la pubblicazione dell'avviso di asta dello scorso 14 agosto. La base d'asta per il lotto 3 nel quale è inserito l'immobile, per la parte di proprietà della Provincia, essendone un'altra di proprietà di privati discendenti della famiglia Gaetani d'Aragona, è poco più di 1 milione di euro, esattamente 1.013.148 euro. Ora bisognerà attendere l'esito della gara che potrebbe di fatto assegnare a un privato la parte di proprietà dell'ente Provincia. L'immobile fu inserito in passato, e lo è ancora, tra i luoghi del Cuore Fai, affinché si accendessero i riflettori su un patrimonio architettonico e storico in cui si identifica la comunità di Piedimonte Matese.
Anche Italia Nostra si interessò dell'edificio. La storia del palazzo, d'altra parte, è intrecciata a quella della comunità. L'edificio sorse su fondazioni medievali e subì varie trasformazioni e ricostruzioni nel corso dei secoli, con il rifacimento più significativo tra 1700 e 1714. Dei periodi precedenti rimangono alcune finestre ogivali e due portali, seicentesco quello della facciata, quattrocentesco quello che affaccia sulla strada a gradoni sul fianco orientale, con busti negli angoli superiori. All'interno si trovano un salone con decorazioni del Cinquecento e altre sale con stucchi e dipinti dei secoli XVII e XVIII. Il Cortile delle Aquile, che ospita una fontana in travertino decorata con l'animale simbolo della famiglia Gaetani, divide i due rami del palazzo, di proprietà rispettivamente della Provincia di Caserta e di un ramo della famiglia Gaetani, duchi di Laurenzana e principi di Piedimonte, nonché feudatari di Piedimonte dal 1383 al 1806.
Per anni è rimasto in abbandono.