Perdita d'acqua danneggia abitazioni: Comune costretto a risarcire 173mila euro

Perdita d'acqua danegggia abitazioni: il Comune costretto a risarcire 173mila euro
Perdita d'acqua danegggia abitazioni: il Comune costretto a risarcire 173mila euro
di Paolo Ventriglia
Giovedì 11 Agosto 2016, 21:33 - Ultimo agg. 21:50
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TRENTOLA DUCENTA.  Nuova tegola per il Comune, arriva un pignoramento di 173 mila euro. Il provvedimento emesso dal Tribunale di Napoli Nord è stato, comunque, impugnato dalla Commissione straordinaria che ha dato mandato all’avvocato di fiducia dell’Ente, o meglio il legale che aveva seguito il contenzioso dall’inizio, di fare opposizione all’atto di pignoramento presentato da V.D.D. La triade commissariale composta da Luca Rotondi, Savina Macchiarella e Pasquale Trocchia in pratica è stata chiamata in causa e costretta dagli eventi a fare ricorso ad una vicenda che risale a più di dieci anni fa. Era il 2005 e il cittadino citò il Comune per danni arrecati alla sua abitazione a causa di una condotta idrica comunale. I tecnici comunali, pur ammettendo la perdita della condotta idrica (l’immobile fu sgomberato da un’ordinanza sindacale, ndr) dedussero l’insussistenza del nesso causale con lesioni riportate dal fabbricato. Una successiva indagine geognostica dimostrò, invece, che proprio la forte fuoriuscita di acqua aveva causato danni al sottosuolo e alle parti portanti del fabbricato.
Dopo alcuni anni (dicembre 2013) arrivò la sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che condannava il Comune di Trentola Ducenta al pagamento di 154 mila euro oltre gli interessi legali e le spese di giudizio. Ma da allora D. D. non è stato ancora risarcito del danno subito. Infatti, nessun provvedimento in merito è stato preso tanto da far lievitare consistentemente la somma da pagare al creditore. Che ora, attraverso il suo legale, “intende sottoporre a pignoramento, nei limiti di legge – è scritto nell’atto di citazione – tutti i crediti, i titoli, le somme, dovute e debende dalla Banca Cariprama – Credit Agricole, agenzia di Trentola Ducenta, quale istituto dell’Ente di piazza Marconi”. Nel prossimo giudizio, fissato per il prossimo 21 settembre, presso il Tribunale di Napoli Nord, il Comune dovrà dimostrare, con prove fondate, che non ha potuto procedere per cause non imputabili. In caso contrario, oltre al danno anche la beffa, infatti la somma da pagare al creditore arriverà a circa 260 mila euro (oltre 86 mila tra interessi e spese legali).    
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