Piedimonte, l'allarme dei sindaci: «Ospedale al collasso»

Il presidente Civitiello: ​«garantire efficienza»

L'incontro a Piedimonte
L'incontro a Piedimonte
di Vincenzo Corniello
Sabato 23 Marzo 2024, 08:48
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C'erano proprio tutti all'assemblea dei sindaci presso la Comunità Montana del Matese. Per certificare che l'ospedale di Piedimonte Matese è ormai quasi al collasso. Nella riunione voluta dal presidente dell'ente Fabio Civitillo, a cui era presente anche il neo direttore sanitario dell'Asl di Caserta, Saverio Misso, si sono confermate le carenze, ormai quasi endemiche, anticipate da Gianfausto Iarrobino, direttore del presidio ospedaliero matesino.

«Dopo la chiusura del reparto di urologia, decretata la scorsa estate - aveva asserito Iarrobino - nella divisione di chirurgia sono in servizio cinque medici sugli undici che dovrebbero essere in organico. A Pediatria quattro su otto, a Medicina sette su undici. A Ginecologia, invece, manca il responsabile di reparto mentre a Cardiologia a breve andranno in pensione quattro cardiologi. Inoltre c'è carenza di infermieri, portantini e autisti».

In particolare è stato lanciato l'allarme sul «progressivo decadimento dei reparti, un tempo all'avanguardia», come ha precisato Marcellino Consales, ex direttore amministrativo del nosocomio matesino. Il presidente Civitillo ha espresso la sua «rabbia per quel che sta accadendo ormai da tempo a Piedimonte. Chiediamo e auspichiamo un ritorno all'ospedale di un tempo, quando era estremamente efficiente. Per la carenza di sanitari il nostro presidio non è attrattivo per altri operatori sanitari». Dal canto suo il delegato alla conferenza dei sindaci, Felice De Lellis, ha espresso preoccupazione.

«Il nosocomio matesino - dice - abbraccia una vasta zona montana e pedemontana, oltre al circondario del Monte Maggiore, e la soppressione di reparti penalizzerebbe l'utenza essendo costretta a raggiungere altri presidi ospedalieri, particolarmente distanti». Per il sindaco di Piedimonte Matese, Vittorio Civitillo, invece, «il depauperamento del reparto di Cardiologia praticamente impoverirebbe tutti gli altri dipartimenti e si appesantirebbe una situazione che si protrae da parecchio tempo».

Da Rocco Landi, sindaco di Valle Agricola, l'invito «a uscire dalla logica dei numeri per quanto riguarda le nostre aree povere di abitanti, ma tanto distanti dai grossi centri». Per Raffaele Ciaramella, Rsu dell'ospedale matesino, «le assegnazioni di personale sono state fatte col contagocce». Secondo Nicola Cristiani, segretario provinciale Cisl-Fp, «bisogna riprogrammare le attività ospedaliere sul territorio». E Mario Leone, di Cittadinanzattiva Matese, ha precisato che «c'è sofferenza in tutti i reparti e per questo vorremmo che a breve il direttore generale dell'Asl ci spiegasse qual è il programma futuro». Per Vincenzo Lanzone, sindaco di Ailano, «bisognerebbe portare i medici nell'ospedale per visionare le attrezzature per farli appassionare alle nostre unità operative».

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Antonio Orsi, direttore sanitario del distretto matesino, ha sottolineato «la mancanza un accordo e una complicità tra tutti». Inoltre Salvatore Stabile, segretario Fials, ha fatto presente che «a Piedimonte manca un direttore sanitario di ruolo».

Misso, in servizio da una settimana, ha detto di condividere appieno le perplessità. «Sarò sempre disponibile per incontrare tutti - dice - per supplire a una mancanza di comunicazione, essenziale per l'efficienza di qualsiasi struttura, ancorché sanitaria».

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