San Giorgio a Cremano, la polizia incontra gli studenti per l'educazione sulla violenza di genere

L'iniziativa promossa dalle scuole del territorio com l'intento di sensibilizzare i ragazzi sul tema

La polizia incontra gli studenti di San Giorgio a Cremano
La polizia incontra gli studenti di San Giorgio a Cremano
Lunedì 11 Marzo 2024, 16:52 - Ultimo agg. 12 Marzo, 13:29
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Nel 2023 ogni giorno in Italia 85 donne sono state vittime di reato (maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, stalking). Il numero delle vittime di sesso femminile quattro volte superiore a quelle di sesso maschile e nel 55% dei casi, a far violenza, la persona con cui si vive.

Sono dati della Polizia di Stato contenuti nell'opuscolo «Questo non è amore» illustrati, questa mattina, in una iniziativa di sensibilizzazione alle scuole a San Giorgio a Cremano (Napoli). In piazza un camper e operatori della Ps hanno illustrato agli alunni i primi segnali di violenza (controllo ossessivo, umiliazioni) invitando a non giustificare né a sottovalutare.

«Questo non è amore è una campagna permanente della Polizia di Stato. Noi siamo sempre disponibili ad incontrare le piazze, le persone e le scuole tutte le volte che ci viene richiesto e poi in occasione di periodi particolari come marzo o novembre. E' una di quelle occasioni in cui la divulgazione di cosa è la violenza e di come si debba intercettare, ci aiuta a parlare con i più giovani e quindi a renderli consapevoli di quali sono i pericoli e gli strumenti per reagire quando è intercettata la violenza» ha detto Nunzia Brancati dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Napoli.

«Queste campagne nel tempo ci hanno consentito di elevare la sensibilità di tutte le donne, di tutti i contesti familiari su questo fronte.

Non a caso sono in aumento i dati che riguardano il reato di maltrattamenti in famiglia, il che però non significa necessariamente qualcosa di negativo. Significa che è aumentata la propensione alla denuncia e rispetto a un reato e a un fenomeno come quello della violenza di genere che è sommerso, ciò rappresenta un passo in avanti».

E alle donne ancora restie a denunciare, dice: «Affidarsi a tutti gli operatori del settore. Non necessariamente e in primis, se non ne hanno il coraggio, alle forze di Polizia che sono sempre disponibili ma ci sono anche i centri antiviolenza che sono disponibili sempre a consigliare e ad orientare. E poi, noi per le denunce: siamo a disposizione h24 in tutti i nostri presidi a raccogliere e ad accogliere il loro racconto». Nel comune vesuviano è presente un Centro antiviolenza e la casa di accoglienza per donne maltrattate. 

«Nel 2022/2023 si sono registrati in media 10-15 casi all'anno di presa in carico ovvero l'avvio di un percorso psicologico e legale per permettere, alle donne, la fuoriuscita dalla violenza» ha aggiunto Manuela Barba psicoterapeuta e coordinatrice del Centro antiviolenza a San Giorgio a Cremano. 

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All'evento anche il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno: «Non solo l'8 marzo ma in questo mese mettiamo in campo tante iniziative che mirano a far comprendere in particolar modo ai giovani, ma a tutta la comunità, che la donna non deve trovarsi in situazioni di difficoltà: vanno rispettati tutti gli individui della nostra comunità e quindi occorre creare basi sociali perché nessuno si senta in difficoltà».

Gli alunni hanno letto e ascoltato alcune storie di violenza contenute nell'opuscolo «Questo non è amore» con interesse, ponendo domande agli operatori della Polizia di Stato.

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