Fermati i presunti «capi» della banda di rapinatori che mise a segno due rapine il 23 e 25 gennaio a Caserta - in via Ferrarecce e in via Fabricat (rione Puccianiello) - e il 7 febbraio una tentata rapina a Villa Literno: due persone, questa mattina all'alba, sono finite in manette.
L'ordine di arresto per rapina aggravvata è scattato nei confronti di F.F. quarantacinquenne di Marano di Napoli, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma quotidiano e con precedenti per reati contro il patrimonio. Manette anche per A.T., ventiduenne di Castel Volturno, incensurato. Entrambi sono gravemente indiziati di due tentate rapine e una rapina consumata a mano armata.
A inchiodare i due sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza delle forze dell'ordine e dell'ufficio postale: gli occhi elettronici hanno svelato i volti dei criminali e hanno permesso di idividuare le autovetture con cui erano scappati. La cattura è stata eseguita dai carabinieri di Caserta e dalla polizia di Stato della questura del capoluogo di provincia, il tutto coordinato dalla procura di Santa Maria Capua Vetere.
Si sta cercando di capire se la gang possa avere delle analogie con altri colpi, come quello messo a segno a Maddaloni il 28 gennaio. Per quella rapina c'è un'unica certezza: i malviventi viaggiavano su un’auto rubata con la targa clonata. I carabinieri della compagnia di Maddaloni erano anche riusciti a recuperare il numero di targa della Nissan Qashqai, con la quale i rapinatori avevano messo a segno, di venerdì mattina, l’assalto al portavalori fuori l’ufficio postale di via Napoli.