Carditello, nuova sfida: «Fondi per i cavalli e le rievocazioni storiche»

La Commissione Cultura della Camera al Real Sito

Federico Mollicone e Maurizio Maddaloni
Federico Mollicone e Maurizio Maddaloni
di Nadia Verdile
Sabato 20 Maggio 2023, 08:59 - Ultimo agg. 12:14
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Asse Roma-Carditello. Ieri mattina, il presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, Federico Mollicone, è stato in visita nel Real Sito. Con lui il deputato Gerolamo Cangiano, il presidente della Fondazione Maurizio Maddaloni e uno dei membri del nuovo Cda, Luigi Roma. «Non ero mai stato a Carditello - ha detto Mollicone - ma avevo seguito le vicende del Real Sito sin dalla precedente legislazione. Questa piccola reggia ha uno straordinario potenziale, il governo è attento al futuro di questo sito e di questa realtà territoriale». Un incontro che non è stato casuale. La prima uscita pubblica del neo presidente Maurizio Maddaloni è stato tenuto a battesimo dal presidente della Commissione cultura. «Non è un caso ha sottolineato Mollicone perché il governo vuole rimarcare la vicinanza e l'intenzione di far crescere questo luogo che è un crogiuolo di storia e di storie». Una prima volta che promette molte altre volte. «Sono felice di questa straordinaria coincidenza - ha detto Maddaloni -, c'è la nostra prima uscita pubblica e anche l'arrivo della Commissione cultura della Camera dei deputati. Questo evidenzia la grande attenzione del governo verso il Real Sito che ha mille potenzialità da esprimere e coltivare. Sono un imprenditore e nella visione di chi fa la mia professione l'attenzione cade, prima di tutto, sulle caratteristiche da promuovere e incentivare. Carditello è un luogo straordinario. Vanno potenziate le conoscenze di questo luogo perché nella visione del Cda c'è non solo una crescita complessiva ma anche un volo, alto, verso l'attenzione nazionale e internazionale». Il presidente della Commissione insieme agli altri componenti del Cda e della comitiva romana hanno visitato, ieri nel primo pomeriggio, con tanto di caschetti gialli, l'appartamento reale dove sono stati restaurati gli affreschi realizzati dalle maestranze al servizio dei Borbone su progetto di Hackert. Occhi in su e stupore per la bellezza dei colori restituiti all'antico splendore. «Aspettiamo ha continuato il presidente della Fondazione che il segretariato ci consegni il cantiere per poter aprire al pubblico, finalmente, anche questa parte museale. Carditello è ancora troppo poco conosciuto, l'obiettivo è che qui arrivino non solo i visitatori della regione ma quelli provenienti da ogni parte della nazione e d'Europa. Quando lo Stato si riappropriò di questo bene, rilevandolo dall'ennesima battuta d'asta (era il 2014 e a farlo fu l'allora ministro della Cultura Massimo Bray, ndr) fece un'operazione di straordinaria importanza e di grande valore. Tra i nostri obiettivi c'è quello di mettere il Real Sito di Carditello in relazione con le altre residenze borboniche».

Era direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori quando fu lanciata l'idea della "Borbonia Card", un biglietto unico valido più giorni che consentisse la visita alle varie residenze reali presenti in Campania e volute dai Borbone, dal palazzo reale di Caserta a quello di Napoli passando per la reggia di Napoli, quella di Capodimonte, quella di Portici e ovviamente quelle di Carditello e di San Leucio. Straordinarie realtà anche culturali e turistiche. «Il binomio turismocultura ha sottolineato Maddaloni è imprescindibile. L'uno fa bene all'altra e viceversa». Poi l'attenzione del presidente Mollicone si è concentrata sullo stretto legame con il mondo dei cavalli e il Real Sito. «Il Governo ha detto ha a cuore questa tradizione storica, questa eccellenza tutta italiana, tutta borbonica e sta lavorando per fare in modo che sia promossa e rivalutata. Abbiamo raddoppiato i finanziamenti per le rievocazioni storiche. Una grande occasione per la Festa dell'Ascensione che qui a Carditello ha radici secolari». Ieri l'altro, a firma di Gerolamo Cangiano, è stato approvato l'emendamento che impegna il governo a «valutare l'opportunità di adottare ogni utile iniziativa per il rilancio e la riqualificazione energetica della Reggia di Carditello, valutando altresì la promozione di iniziative legislative specifiche relative ai processi di rigenerazione urbana e di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico». Una rinnovata attenzione che è il prosieguo di anni di lavoro messi in campo, dal 2014, per la rinascita e il rilancio del Real Sito che, prima che fosse riportato nella proprietà dello Stato, ha vissuto lo sgomento, la tragedia dell'abbandono, dei furti e delle mortificazioni. E proprio il sindaco di San Tammaro, Vincenzo D'Angelo, ha sottolineato l'importanza della piccola reggia in quel tratto di territorio che per troppi anni è stato emblema dell'abbandono e della criminalità e che invece può, e deve, diventare traino per tutti i paesi circostanti.

 

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