Tribunale Napoli Nord, arrivano 30 unità ma ne sono state chieste 300

Riunione tecnica con il commissario straordinario di Caivano

Il tribunale di Napoli Nord
Il tribunale di Napoli Nord
di Lorenzo Iuliano
Martedì 7 Novembre 2023, 08:29
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Una "road map" per arrivare a ridare dignità al tribunale di Napoli nord, che ha sede nell'ex castello aragonese di Aversa. Le tappe dei lavori, le esigenze logistiche, il fabbisogno di personale e gli scenari futuri sono scaturiti dal vertice di tutti i soggetti interessati con il commissario straordinario del Comune di Caivano (territorio che ricade nella competenza di Napoli nord), Fabio Ciciliano. Un report puntuale, firmato dal direttore generale delle risorse materiali e delle tecnologie del ministero della Giustizia, Massimo Orlando. E già si registrano le prime novità. A partire dall'arrivo di 30 unità amministrative attese nelle prossime settimane, visto che ieri è scaduto il termine per gli interpelli. Rinforzi messi nero su bianco con il decreto ministeriale del 14 settembre scorso sull'ampliamento delle piante organiche del personale amministrativo non dirigenziale. E a cui si aggiungeranno a dicembre altre 63 unità tra magistrati e amministrativi.

Ma è solo una goccia, serve molto altro a un tribunale di frontiera ormai ingolfato da tempo.

Da tempo si attendono i lavori negli spazi della Cavallerizza per realizzare cinque aule d'udienza (quattro aule più un'aula bunker). Per imprimere un'accelerazione è stato deciso di chiedere l'autorizzazione ad eseguire lo scavo non sull'intera superficie oggetto dei lavori, ma esclusivamente mediante 6 saggi, con la supervisione dell'archeologo già nominato. Questi saggi dovrebbero concludersi entro un massimo di 45 giorni. «In questo modo, considerato che la durata dei lavori è fissata in 465 giorni, la realizzazione delle 5 aule potrebbe avvenire entro giugno 2025», si sottolinea nel report. Dalla sovrintendenza di Caserta e Benevento sono arrivate le prime risposte per avviare i saggi. A ciò si aggiunge la realizzazione di tre aule di udienza presso il Castello Aragonese negli spazi liberati dall'ufficio Notifiche e Protesti, che si è trasferito la settimana scorsa in uno stabile confiscato alla camorra in viale Kennedy ad Aversa. Un trasferimento necessario proprio per reperire nuove aule. L'Ufficio periferico di Napoli eseguirà infatti i lavori di rifunzionalizzazione ed entro il 2 gennaio le tre aule saranno rese operative, secondo il cronoprogramma concordato.

Inoltre, il commissario Ciciliano si è impegnato a chiedere al Genio militare di valutare la possibilità di installare un'opera provvisoria per realizzare un'ulteriore aula di udienza, da utilizzare fino a quando non saranno completate quelle previste nella Cavallerizza. Il sopralluogo del Genio militare c'è stato, ma non sono ancora partiti i lavori. Così come non c'è ancora traccia di un altro impegno relativo al restauro dell'ex chiesa adiacente il palazzo di giustizia. Entro il 10 ottobre l'Ufficio periferico di Napoli avrebbe dovuto concordare con il sovrintendente una convenzione per il restauro dell'ex chiesa, in modo da conferire alla sovrintendenza le funzioni di stazione appaltante per conto dell'ufficio periferico. Questo intervento ha l'obiettivo di creare un'adeguata sala riunioni, «con conseguente possibilità di reperire ulteriori spazi nell'attuale sede del Tribunale e della Procura», si legge nel report.

Oltre agli spazi, l'altra emergenza che affligge il tribunale aversano riguarda le risorse umane. Il Presidente del Tribunale, il Procuratore della Repubblica e il Presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati hanno rappresentato al Capo di Gabinetto il fabbisogno relativo al personale per Tribunale, Procura e Giudice di Pace sia per quanto riguarda il numero di magistrati sia per il personale amministrativo sia, infine, per i componenti delle forze di polizia. Sono state richieste circa 300 unità di rinforzo tra magistrati, cancellieri e dirigenti. Il direttore Massimo Orlando ha anche firmato con il dirigente del Patrimonio immobiliare del Comune di Aversa una convenzione per la ristrutturazione dell'ex carcere mandamentale, già destinato a Casa dello studente e che era finito al centro dell'inchiesta che travolse l'ex sindaco Enrico De Cristofaro. I lavori dovrebbero essere a cura del Comune e la struttura poi dovrà ospitare l'Ufficio del giudice di Pace, la cui attuale sede invece sarà destinata ad accogliere le sezioni di polizia giudiziaria. Ora c'è preoccupazione tra gli addetti ai lavori, perché la caduta dell'amministrazione comunale può comportare intoppi e ritardi al progetto, che sono da scongiurare.

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In questa direzione va l'appello del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Napoli nord, guidato da Gianluca Lauro, che sta giocando un ruolo di primo piano in questo percorso: «Ora serve la massima sinergia istituzionale per non perdere un'occasione unica di rilancio», sottolinea. Anche gli avvocati sono parte in causa di questa "road map". L'Ordine di Napoli Nord infatti si trasferirà nell'edificio di piazza San Domenico, ma la segreteria rimarrà nel palazzo di giustizia. San Domenico necessita però di lavori. Anche in questo caso gli interventi dovranno essere eseguiti dal Comune. Ma dopo lo stop all'amministrazione Golia, i tempi di trasferimento sono divenuti incerti. Eppure, l'Ente ha già ottenuto un finanziamento ad hoc pari a 1 milione e 200mila euro per effettuare i lavori. Doveva essere portata in consiglio comunale una deroga al Prg che ora però nessuno sa se e quando sarà effettuata. Ma il fattore tempo è il vero nemico per garantire l'amministrazione della giustizia nel distretto di Napoli nord.

 

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