Zes unica per il Sud, raddoppiano gli aiuti: 10 miliardi a chi investe

L'impegno di Intesa Sanpaolo per lo sviluppo dei porti

Una veduta aerea del porto di Napoli
Una veduta aerea del porto di Napoli
di Nando Santonastaso
Venerdì 24 Novembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:33
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Da 5 a 10 miliardi. Raddoppia la disponibilità di Intesa Sanpaolo per sostenere gli investimenti produttivi nelle aree portuali italiani attraverso la Zes unica del Mezzogiorno e le Zone logistiche semplificate (Zls) collegate agli scali marittimi del Nord. Forte il segnale che arriva dalla missione organizzata dal più importante Gruppo bancario italiano con Ice e Camera di Commercio italiana in Germania a Francoforte (con il supporto della filiale di Francoforte della Divisione Imi Corporate & Investment Banking della Banca e in collaborazione con Visa e Rm). È qui, in una delle capitali più importanti dell'economia europea, che di fatto si è parlato per la prima volta all'estero della novità introdotta in questi giorni dalla Legge Fitto, la Zona economica speciale per tutto il Sud, appunto. Interlocutori della delegazione italiana, i titolari o i delegati di ben 25 aziende tedesche interessati a capire l'evoluzione prevista dalla norma appena approvata al Senato e a cogliere la favorevole opportunità messa in campo da Intesa. La banca, infatti, confermando la sua leadership nel settore, ha definito una linea di finanziamento innovativa e a condizioni agevolate, denominata S-Loan Zes, destinata alle imprese interessate allo sviluppo sostenibile ed energetico all'interno di queste Zone (al Sud e al Centro-Nord) dove Intesa Sanpaolo ha già finanziato investimenti diretti e indiretti per oltre 5 miliardi di euro. Il raddoppio del plafond, inoltre, con linee di finanziamento a tassi agevolati garantite dalla Banca è il classico valore aggiunto in un contesto nel quale l'attrattività delle Zes (e della futura Zes unica) e delle Zls già può contare su fondamenta solide come le agevolazioni fiscali e la semplificazione operativa e amministrativa, due pilastri decisivi per accrescerne l'attrattività anche all'estero. 

Dedicata alla promozione dello sviluppo dei porti italiani, obiettivo primario della legge che istituì nel 217 le otto Zes meridionali, la missione economica di Intesa Sanpaolo e l'ulteriore sostegno agli investitori sono sicuramente un'ottima notizia anche per il governo che si appresta a definire la cornice dentro la quale Zes unica e Zls dovranno operare. Dall'1 gennaio 2024, la competenza degli attuali commissari straordinari si estenderà a tutta la regione di riferimento e non più soltanto ai territori a suo tempo assegnati alle Zes in attesa di cedere il testimone alla Struttura di missione Palazzo Chigi. E da questo punto di vista il sostegno di Banca Intesa ai potenziali nuovi investitori sembra in grado di garantire la continuità di un percorso che negli ultimi mesi ha finalmente fatto uscire le Zes dal pericoloso anonimato degli anni precedenti. Il plafond aumentato a 10 miliardi, che fa parte del più ampio piano da 410 miliardi di euro previsto a sostegno del Pnrr, punta a favorire i nuovi insediamenti produttivi, all'ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e anche agli investimenti nel settore energetico, sempre più decisivo anche nell'economia marittima (Srm, la Società di Studi e Ricerche sul Mezzogiorno collegata a Intesa Sanpaolo e che ha sede a Napoli, dice che «ad oggi le Zes hanno favorito, attraverso le autorizzazioni uniche, lo sviluppo di oltre 160 investimenti industriali e logistici nelle regioni meridionali» rafforzando i collegamenti tra porti e aree produttive). 

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«Il nostro Gruppo - spiega Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo - sostiene fattivamente lo sviluppo dell'economia marittima e del sistema portuale italiano attraverso la valorizzazione della Zes meridionale e delle Zls del Centro-Nord, un obiettivo annunciato lo scorso anno che ha già visto oltre 5 miliardi di finanziamenti diretti e indiretti a sostegno di investimenti dedicati.

La missione in Germania ha visto la presenza di imprese tedesche sensibili ai vantaggi fiscali ed amministrativi previsti ed interessate ad investire nel nostro Paese per sviluppare il proprio business, puntando su un sistema infrastrutturale di filiera che risponde al contesto geopolitico ed allo spostamento di rotte marittime ed interscambi commerciali verso il Mediterraneo». Le imprese ci credono, come conferma il vicepresidente di Confindustria Vito Grassi presente alla missione: «La Zes Unica è un progetto ambizioso che, riecheggiando alcuni elementi della stagione dell'intervento straordinario per il Mezzogiorno, intende andare oltre la riperimetrazione delle aree e muovere verso una prospettiva strategica rinnovata e, auspichiamo, caratterizzata da una più solida connotazione produttiva, anche con riferimento a settori strategici, come quello dell'Economia del Mare, e a obiettivi di politica industriale territoriali. Per passare dall'annuncio alla realtà, serviranno lucidità politica, celerità attuativa, risorse adeguate e capacità amministrativa. Come già fatto in questi anni, Confindustria non farà mancare il proprio supporto in termini di idee e proposte». 

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