Weekend ecologici a Napoli, valanga di critiche: «Con il disastro dei trasporti è pura follia»

Weekend ecologici a Napoli, valanga di critiche: «Con il disastro dei trasporti è pura follia»
di Antonio Folle
Lunedì 29 Giugno 2020, 15:48 - Ultimo agg. 16:25
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Il provvedimento del Comune di Napoli che istituisce i "weekend ecologici" dal primo luglio e fino al 30 settembre non è ancora entrato in vigore ma ha già scatenato un vero e proprio vespaio di polemiche. Cittadini, comitati civici, associazioni e consiglieri comunali uniti per dire no ad un provvedimento bollato da più parti come demagogico e inconcludente. E con le attuali difficoltà del trasporto pubblico locale - sabato l'ennesimo stop della Linea 1 ha costretto i cittadini ad una "avventura" sotterranea - non poteva essere altrimenti. I cittadini non hanno fiducia nella capacità di Anm di garantire il diritto alla mobilità e insorgono contro il provvedimento studiato dagli assessorati Trasporti, Viabilità e Ambiente retti rispettivamente da Enrico Panini, da Alessandra Clemente e da Raffaele del Giudice.
 


Il provvedimento che entrerà in vigore già dal prossimo fine settimana prevede lo stop ad auto e scooter dalle 9 alle 18. E anche qui sono piovute critiche a valanga. E' risaputo, infatti, che nel weekend gli orari "critici" per la circolazione veicolare riguardano la fascia oraria serale e notturna, non quella mattutina e pomeridiana. Il rischio, quindi, è di trovarsi di fronte allo stesso livello di smog ma con disagi triplicati per i cittadini. 

«Ci troviamo di fronte all'ennesimo provvedimento demagogico del Comune di Napoli - tuona il presidente del Comitato Vivibilità Cittadina e Qualità della Vita Gennaro Esposito - che ha l'unico scopo di insabbiare quanto poco è stato fatto sul fronte della riduzione delle emissioni in questi anni. A piazza Dante e in altre zone della città fino a pochissimo tempo fa le rastrelliere che dovevano accogliere le bici del bike sharing ricordavano ai napoletani quanto poco di ecologico ci sia dietro a certi provvedimenti. Le pedonalizzazioni selvagge - prosegue Esposito - non fanno altro che esasperare inutilmente i cittadini. Lo stesso provvedimento di pedonalizzazione stabilito per i Quartieri Spagnoli è già nel mirino delle critiche da parte degli stessi esercenti che lo avevano voluto e che si sono resi conto dell'inutilità del progetto».

Critiche anche dall'associazione "Cittadinanza Attiva in Difesa di Napoli". «Questo provvedimento apparentemente va in direzione della difesa dei cittadini - afferma Fortuna Longobardi, subentrata allo scomparso Lucio Mauro alla presidenza della battagliera associazione - ma invece non si tratta d'altro che dell'ennesimo provvedimento vessatorio nei confronti dei napoletani. Il disinquinamento non ha avuto una vera progettualità in tutti questi anni e la situazione napoletana la conoscono tutti. E' come il problema delle buche - la metafora della numero uno di Cittadinanza Attiva - che ci costringono a camminare guardando solo in basso, senza poterci rendere conto della realtà vera che ci circonda e che ci rappresenta chiaramente come e quanto il Comune abbia ormai perso di mano la città».

La mancata elettrificazione delle banchine del porto - e a pochissimo servono le prescrizioni che impongono alle navi in rada di usare carburanti "ecologici" - o l'estrema densità del traffico nell'aeroporto di Capodichino sono solo alcuni dei nodi che non sono mai stati sciolti in questi anni. Nodi che si uniscono alla carente manutenzione del verde cittadino. 

«Con questa misura il Comune di Napoli ha dimostrato di essere in confusione - ha dichiarato Maria Teresa Ercolanese del Comitato Gazebo Verde - perchè da un lato istituiscono provvedimenti per la limitazione del traffico veicolare e dall'altro lasciano che gli alberi e i parchi muoiano lentamente. Invece di pensare a fermare le auto e gli scooter pensassero a prendersi cura del verde - prosegue l'attivista - che è il nostro migliore alleato per contrastare l'inquinamento». 

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Possibilista, invece, Federconsumatori, che ha chiesto di sperimentare per qualche weekend prima di tirare le somme, pur sottolineando l'importanza di potenziare il trasporto pubblico. «Sono necessari più trasporti e meno auto, più zone pedonali e più vivibilità per tutti - ha dichiarato Rosario Stornaiuolo - senza trasporti efficienti tutto diventa complicato. Sperimentiamo per qualche settimana e poi sulla base dei risultati evidenziati decidiamo. La vivibilità è un argomento che va oltre la campagna elettorale ed è di interesse di tutti».

Nelle prossime ore un tavolo di confronto tra l'Anm e i sindacati dei lavoratori darà vita al piano dei trasporti per l'estate 2020. Dalle prime indiscrezioni trapelate sembrerebbe - il condizionale è ancora d'obbligo - che sia l'azienda di mobilità comunale che i lavoratori sarebbero orientati verso una riduzione del numero di bus in circolazione. Una vera e propria tragedia per il già claudicante trasporto pubblico locale e per le esigenze di mobilità dei napoletani.

Stamattina, intanto, la commissione Trasporti presieduta da Nino Simeone ha espresso all'assessore del Giudice tutte le sue perplessità nei confronti dei weekend ecologici previsti fino a fine settembre. Il presidente della commissione Nino Simeone non ha usato mezzi termini nel definire il provvedimento: «Allo stato attuale prevedere uno stop alle autovetture ed agli scooter è follia pura - ha detto - con il trasporto pubblico in difficoltà attuare un provvedimento del genere significa praticamente lasciare a piedi i napoletani. Oggi circolano poco più di 200 bus, quando ne servirebbero almeno 700. All'assessore del Giudice abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà nei confronti di una delibera che non è stata minimamente discussa con la nostra commissione e che sembra un tentativo maldestro di porre un argine al fenomeno dell'inquinamento atmosferico. In linea di massima e dal punto di vista del principio - ha precisato - ben vengano tutti i provvedimenti utili a ridurre l'inquinamento, ma non si può pensare di risolvere il problema semplicemente fermando le auto quando invece ci sono decine di altri problemi più seri da affrontare sul fronte dell'inquinamento».

Nino Simeone ha poi svelato un curioso retroscena che, però, la dice lunga sulla confusione che ormai caratterizza il lavoro degli assessorati comunali: «Il provvedimento entrerà in vigore nelle prossime ore - ha raccontato - ma oggi in commissione siamo rimasti sgomenti di fronte alla notizia che gli stessi uffici della Mobilità Sostenibile erano completamente all'oscuro di questa delibera. Una pazzia». 
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