Daniele Dal Moro, la pace con Oriana Marzoli e l'attacco agli ex gieffini: «Io e lei ci rivedremo, agli altri dico di non rompere...»

Quella tra Daniele Dal Moro e Oriana Marzoli sembra davvero essere una storia infinita. I due, a colpi di liti furibonde all'interno di ristoranti esclusivi, frecciatine social e tweet al veleno, non riescono proprio a mettere la parola fine sulla loro relazione, già tormentata all'interno della casa del Gf Vip. Dopo la sparizione momentanea di lei dai social, il compleanno in solitaria di lui e il silenzio stampa da parte di entrambi, ecco che il modello è tornato a parlare pubblicamente. Daniele se l'è presa anche con i suoi ex coinquilini, ma non ha fatto né nomi né cognomi. 

Daniele Dal Moro, durante una diretta su Twitch, è tornato a parlare del suo rapporto con Oriana Marzoli: «Come tutti quanti ormai sapete io e Oriana abbiamo discusso. Però, sicuramente, ci vedremo e parleremo ancora. Per quanto riguarda altre persone vi dico solo una cosa, ma con la più grande sincerità. Non dico nulla su loro perché me l’ha chiesto Oriana, perché se fosse per me vi assicuro che parlerei. Perché io ho questo difetto qua, io sono una persona molto buona, sono buono. Il problema è che quando mi arrabbio sbotto, avete presente il detto: non c’è peggior cattivo di un buono che si arrabbia?. Ecco quello sono io. Credo che l’amicizia non sia una parola, ma che un amico dimostra di esserlo con i gesti. Io non ho mai detto un cavolo e ho sempre cercato di dare una mano».

 

 

 

 

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Infine, Daniele Dal Moro ha concluso dicendo: «Di me gli altri hanno sempre parlato e si sono sempre intromessi.

E ora che non venissero qui a fare i paladini della giustizia perché nella casa del Gf Vip le persone che ci giravano intorno per fare da paceri lo facevano perché sapevano che gli tornava comodo all’interno del gioco. Perché sapevano tutti che io e Oriana eravamo forti. Quindi che non mi venissero a raccontarmi storielle. Quindi non rompetemi le scatole perché da oggi a chi mi rompe farò di peggio. Ognuno pensi ai cavoli suoi. E non aggiungo altro, perché è meglio che sto zitto, perché altrimenti faccio danni. Quindi è meglio che stia muto adesso. Chiedo solo che non si intromettano più nei fatti miei perché mi sono stancato».