Napoli green: la rivoluzione si fa in bottiglia. In un canto ventilato di un'ala del Lanificio a Porta Capuana, un gruppo di agronomi reduci da esperienze nazionali e internazionali, ha importato a Napoli il modello di Bologna e di altre città virtuose italiane e straniere. Dal loro salottino sospeso e senza finestre stanno facendo rifiorire, in tutti i sensi, il verde in città, attraverso il culto e l'insegnamento dell'idroponica (prossimo corso martedì 18 aprile), un metodo di coltivazione a circuito chiuso a base di acqua che consente di avere orto verticali anche in pochi metri quadrati e in grado con soli 200 euro di soddisfare il fabbisogno alimentare annuo di almeno una persona.
L'ideale dei ragazzi di Horticity (www.horticity.it), questo il loro nome dal 2006, sarebbe tappezzare tutti i terrazzi e tetti di Napoli con distese di verde. Più della metà della popolazione mondiale vive in agglomerati urbani ma sono già 2,7 milioni gli italiani che coltivano ortaggi e verdura per l'autoconsumo. Così tenta sempre di più il pollice verde. Per alimentare il circuito vortuoso questo team (composto da Eurgenio Zedda, Francesco Orsini, Stefano Draghetti, Giovanni Bazzocchi, Margherita Dumella e Solange Ramazzotti) partecipa anche a progetti sociali di cooperazione internazionale e su Napoli collabora con le case circondariali per la produzione di una bottiglia "glam" già pronta a diventare orto.