Capri, boom di B&B e residenti senza casa «Serve una legge speciale»

Dopo quarant'anni riesplode sull'isola l'emergenza abitativa, la chiesa alla ricerca di un alloggio per i coniugi

Capri residenti senza casa
Capri residenti senza casa
di Anna Maria Boniello
Domenica 3 Marzo 2024, 23:52 - Ultimo agg. 4 Marzo, 20:34
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Una legge speciale per Capri per arginare l’emergenza casa, che a distanza di quarant’anni si ripropone in tutta la sua gravità. A riportare alla memoria di molti quei drammatici giorni che bloccarono Capri è la vicenda di una famiglia di Anacapri che sta tenendo banco sull’isola.

Una coppia di coniugi anziani Maria e Giuseppe Vallefuoco, di 65 e 78 anni, che dopo essere stata sfrattata dal nuovo proprietario dalla loro abitazione, vagano da oltre 48 ore per le strade di Anacapri senza riuscire a trovare un alloggio in cui ripararsi. Il vicesindaco Franco Cerrotta aveva trovato una sistemazione in un b&b, ma i proprietari dopo aver dato l’assenso hanno fatto sapere che non erano più in grado di ospitarli perchè i due coniugi sono affetti da problemi cardiaci. Si muove anche la parrocchia che è alla ricerca di un alloggio per i coniugi. 

Il sindaco di Anacapri è riuscito a sistemare mobili e suppellettili in un locale e nel tardo pomeriggio di ieri, l’uomo è stato ricoverato all’ospedale Capilupi di Capri e affidato alle cure dei sanitari (e poi dimesso in serata).

E intanto mentre sale la tensione, il Comune va alla ricerca di una sistemazione almeno momentanea. Nel frattempo l’Unione nazionale consumatori Isola di Capri denuncia in un allarmante documento l’emergenza abitativa che si è venuta a creare per l’impossibilità di trovare casa per le famiglie in difficoltà.

Riproponendo, così, un problema che si era affacciato negli anni ‘70-‘80, quando la Piazzetta, salotto del mondo, divenne teatro di proteste con gli sfrattati che protestavano davanti alla sede del Comune. Una situazione che portò gli amministratori dell’epoca a requisire un albergo abbandonato e ad espropriare quello che oggi è diventato il Centro dei congressi. 

A distanza di decenni, con leggi e regolamenti diversi, il problema è tornato alla ribalta ma le soluzioni sono anche più complicate e lo sottolinea proprio il documento della delegazione caprese dell’Unione consumatori in cui viene sottolineato che problema oggi assume una rilevanza importante. «Il problema di oggi - è scritto nel documento diffuso ieri - non è solo l’area marina protetta, di cui tanto si discute e che, sebbene sia importante, non è urgente. Ma la vera emergenza è la casa, la vivibilità, la mancanza di servizi per il cittadino. È necessaria una legge speciale. È proprio notizia di alcuni giorni fa la timida apertura del ministro della Protezione civile e il Mare, Nello Musumeci, che ha parlato della necessità di riqualificare il patrimonio abitativo già esistente e spesso abbandonato e ridare quindi speranza alle piccole isole destinate a ridursi sempre più negli anni».

 

Intanto il problema si va sempre più aggravando anche perché l’overtourism e la trasformazione del patrimonio edilizio isolano in b&b e case vacanze hanno sottratto agli abitanti la possibilità di reperire alloggi sull’isola, persino i villeggianti e proprietari di appartamenti che trascorrevano le vacanze sull’isola hanno trasformato le loro abitazioni in bad and breakfast e case vacanza affittandoli a prezzi proibitivi.

Ecco perché l’Unione consumatori chiede al governo una legge speciale, altrimenti Capri sarà ridotta ad un villaggio vacanziero estivo ed i capresi saranno costretti ad emigrare in terraferma dove è più facile reperire alloggi e di rientrare la mattina a Capri per poter lavorare. Un pendolarismo all’inverso, da Napoli a Capri, sostengono i consumatori, che snaturerà l’isola. «Il problema oggi è conosciuto dai residenti e non è limitato a dove e come fare il bagno, ma dove e soprattutto come e dove vivere. Sull’isola il problema è conosciuto da tutti sia a Capri che ad Anacapri, ma chi lo farà arrivare Roma nei palazzi del governo».

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