Sportello Amico Trapianti fa tappa ad Arzano: donazione organi, la cultura nasce dai banchi di scuola

Arzano, coinvolti gli studenti del liceo “Giordano Bruno”. Iniziativa con l'Asl Napoli 2 Nord.

La sede del liceo scientifico
La sede del liceo scientifico
di Domenico Maglione
Sabato 13 Gennaio 2024, 13:26
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L’obiettivo è favorire la crescita di generazioni informate e consapevoli alla tutela della salute, alla promozione della cultura del benessere e di nuovi stili di vita, improntati al rispetto delle persone e dell’ambiente. Fa tappa ad Arzano, lo Sportello Amico Trapianti, un progetto per fornire alle nuove generazioni gli strumenti necessari affinchè  possano fare una scelta consapevole in materia di donazione di organi. Coinvolti i giovani studenti del liceo scientifico statale “Giordano Bruno” di via Volpicelli e l’Asl Napoli 2 Nord, in qualità di ente territoriale competente, per promuovere il progetto di educazione alla salute attuato dal centro regionale trapianti, coordinato da Antonio Corcione. Si mira a formare giovani che possano diffondere un messaggio responsabile  ai coetanei e agli adulti scoprendo il mondo delle donazioni e dei trapianti. Gli studenti vivranno e condivideranno le storie di familiari di pazienti che hanno ricevuto un organo da un donatore.

“Concorreremo con questa iniziativa anche al contrasto della dispersione scolastica e di qualsivoglia forma di discriminazione e di ingiustizia sociale, promuovendo i valori di cittadinanza attiva e di salvaguardia della salute individuale e collettiva”, si legge nel protocollo d’intesa firmato dal direttore generale della Asl, Mario Iervolino, e dalla dirigente scolastica, Maria Luisa Buono.

Il programma prevede attività di formazione ed orientamento con un percorso di alternanza scuola-lavoro, congiuntamente progettata e verificata da un docente tutor interno, designato dalla scuola, e uno dal soggetto ospitante, denominato tutor esterno. Quattro, oltre ad una manifestazione finale, saranno gli appuntamenti clou per realizzare il progetto “La vita è… il dono più bello che ci sia”. Si parlerà di prevenzione delle malattie cardiocircolatorie e di quelle renali che, in caso di gravi insufficienze, portano alla dialisi ma anche di abuso di alcol, farmaci e droghe che hanno effetti epatotossici. Una giornata riguarderà il tema della donazione da vivente. Verranno illustrate, infine, l’organizzazione della rete trapianti, sia a livello regionale che nazionale, soffermandosi sull’approccio psicologico con il paziente. I giovani, attraverso la testimonianza diretta di pazienti e la visione di un film matureranno la conoscenza su chi possa essere il potenziale donatore di organi e tessuti e quali organi (cuore, fegato e reni) in particolare sono più soggetti a trapianti. 

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